Tricarico torna in radio con “Abbracciami fortissimo”, radio date 26 aprile
“Abbracciamo fortissimo” è il brano che segna il ritorno di Francesco Tricarico un artista fuori dagli schemi, in grado di toccare con rara sensibilità le più profonde corde dell’anima ma anche di regalare testi visionari, sfumati d’immaginazione e leggera ironia. Un ritorno ma anche un nuovo viaggio partito più di un anno fa e che si concretizza adesso con un nuovo brano e con un nuovo importante progetto discografico che uscirà per Artist First dopo l’estate. “Abbracciamo fortissimo” è stato prodotto da Vittorio Corbisiero, musicista produttore con cui Tricarico sta collaborando alla realizzazione del suo nuovo percorso artistico, uscirà venerdì 26 aprile in radio. Il brano inizia con una frase che, racconta Tricarico, richiama un’antica leggenda indiana alla quale si è ispirato per la scrittura della canzone:
“Nel 2000 avanti Cristo in un piccolo villaggio a nord di Sumatra” spiega il cantautore “una divinità vicina a Shiva presa dalla Furia per i continui litigi tra uomini e donne, fece comparire nel mezzo del villaggio un fiume. E disse: -gli uomini staranno con gli uomini e le donne con le donne-. All’inizio Tutto sembrava perfetto poi qualcuno si buttò nel fiume per giungere dalla parte opposta ma la corrente lo spingeva giù dove c’era la grande cascata e cadendo moriva. Un giorno un uomo era così innamorato da pensare di buttarsi nel fiume per raggiungere il suo amore che per lui ogni mattina cantava, ma non volendo morire precipitando nella cascata ebbe un’intuizione: risalì il fiume per 700 metri e si buttò. La corrente in quei 700 metri gli permise di spostarsi sulla riva opposta dove finalmente potè abbracciare fortissimo il suo amore. Qualche anno dopo, quando gli uomini impararono a fare i ponti, in quel punto fu costruito il ponte di abbracciami fortissimo. Da qui ho preso ispirazione per la scrittura del brano omonimo”. Cantautore, polistrumentista, disegnatore e pittore, Francesco Tricarico, classe 1971, inizia a suonare da giovanissimo e si diploma al Conservatorio di Milano. Girovaga con una piccola band suonando jazz nei locali milanesi e si esibisce per qualche mese anche a Parigi.Tricarico ha all’attivo sette dischi: “Tricarico” (2002), “Frescobaldo nel recinto” (2004), Giglio (2008), “Il Bosco delle fragole” (2009), “L’imbarazzo” (2011), “Invulnerabile” (2013) e “Da chi non te lo aspetti” (2016).Musica ed arte sono, per Tricarico, due mondi complementari. Il legame tra la sua musica e le sue opere è molto stretto, e rappresenta la ricerca di un posto nel mondo e di un mezzo per comunicare con gli altri.Ha pubblicato un libro di disegni e racconti “Semplicemente ho dimenticato un elefante nel taschino”(2010) edito da Bompiani ed ha esposto i suoi quadri, sia su tela che su carta, all’interno di mostre a lui dedicate.