SRR Messina Provincia – Sidoti scrive a Musumeci sul problema rifiuti
Il problema del conferimento dei rifiuti e il rischio di aumento delle tariffe della Tari a fine anno sono al centro di una lettera che il presidente della S.R.R. “Messina Provincia”, Rosario Sidoti, ha inviato al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, all’Assessore Regionale Energia e Servizi di Pubblica Utilità, Alberto Pierobon, all’Assessore Regionale Autonomie Locali e Funzione Pubblica, Bernadette Grasso e al Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti, Calogero Foti, per evidenziare i problemi esistenti e sollecitare interventi concreti.
Nella missiva, il presidente Sidoti ha evidenziato che dal 23 giugno 2020 otto (Brolo, Capo d’Orlando, Gioiosa Marea, Mistretta, Patti, Piraino, Sant’Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra) dei 57 Comuni soci della S.R.R. “Messina Provincia” sono obbligati a conferire i rifiuti indifferenziati presso l’impianto “Vincenzo D’Angelo” di Alcamo in Provincia di Trapani mentre, in precedenza, conferivano presso la Società Sicula Trasporti di Catania. Questa modifica ha di fatto aumentato i costi del conferimento a fronte dei piani finanziari che contenevano una previsione di spesa minore sia per quanto riguarda il costo del conferimento dei rifiuti, sia di quelli inerenti il trasporto in discarica.
“L’aumento della tariffa di conferimento, pari a circa 80 euro per tonnellata, e l’aumento dei costi di trasporto dovuto alle maggiori distanze da percorrere – ha scritto Sidoti – hanno determinato un significativo scostamento delle previsioni finanziarie degli otto Comuni i quali, inevitabilmente, al fine di riallinearle, saranno chiamati a variare in aumento i propri piani finanziari e, dunque di conseguenza, le tariffe a carico dei cittadini. Abbiamo fatto, e facciamo ancora tutti, immani sforzi per incrementare la percentuale di raccolta differenziata e per mantenere i risultati raggiunti. Nel territorio di questa S.R.R. – si legge nella lettera – abbiamo raggiunto ragguardevoli percentuali di raccolta differenziata, ma da circa un anno risulta quasi impossibile conferire la frazione organica. Tali criticità sono alla base di uno sconsiderevole ed irrefrenabile grave scostamento finanziario delle previsioni pubbliche. A ciò si aggiunge la difficoltà nel reperire le risorse finanziare per fare fronte al pagamento dei conferimenti giornalieri preso atto che molti gestori degli impianti pretendono il pagamento delle fatture nel giorno fissato della scadenza e precludendo, in caso contrario, l’accesso all’impianto e, dunque, il conferimento. Diverse volte i gestori dei servizi, pur avendo effettuato il trasporto del rifiuto, sono stati costretti a tornare indietro a pieno carico per non avere rispettato, il Comune, le rigide scadenze portate dalle fatture. Inoltre, non ottenendo la disponibilità degli impianti dove conferire la frazione organica, accade che i rifiuti umidi vengano mescolati al rifiuto indifferenziato per essere conferiti, unitamente, come rifiuto indifferenziato”.
La questione oggetto della missiva del presidente della S.R.R. “Messina Provincia” Rosario Sidoti è stata al centro della recente assemblea dei soci in cui i sindaci hanno evidenziato tutti i problemi legati alla gestione del servizio e all’impotenza di fronte all’attuale sistema. “Queste problematiche – ha evidenziato Sidoti – sembrano rendere vani gli immani sforzi fatti finora a tutti i livelli. Problematiche che mettono in dubbio i principi di efficacia, efficienza ed economicità e addirittura la raccolta differenziata e la sua importanza ambientale e sociale”.
L’aumento dei costi e la sensazione che non ci siano soluzioni nel breve periodo mette a rischio anche i conti dei Comuni. “La questione è grave – ha ribadito Sidoti. I bilanci comunali sono dilaniati dalle ingenti spese legate all’intero ciclo dei rifiuti e le difficoltà a reperire le risorse sono effettive e reali. A ciò si aggiungono anche altri aspetti che amplificano la questione essendo legati al ritardo con cui la Regione trasferisce i fondi ai Comuni ed all’incertezza del fondo perequativo e della sua allocazione. Noi abbiamo ben compreso che la via maestra per risollevare gli Enti, quantomeno dal problema dei rifiuti, è la realizzazione degli impianti pubblici, la chiusura del ciclo all’interno del territorio di competenza”.
E, proprio in questa direzione, la SRR ha bandito l’appalto per la realizzazione di un polo impiantistico pubblico per il trattamento annuo di 100.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati, 60.000 tonnellate di rifiuti umidi, 14.600 tonnellate di percolato e 21.800 tonnellate di verde da realizzarsi sul territorio del Comune di Mazzarà Sant’Andrea, in un’area la cui titolarità, con atto notarile, è stata trasferita dal Comune alla S.R.R. Messina Provincia. La procedura è già incardinata all’UREGA di Messina e la prima seduta di gara è fissata per il prossimo 16 ottobre.
“Tra un anno circa – ha evidenziato il presidente della SRR – avremo un impianto nella disponibilità dei Comuni che con una tariffa calmierata e certamente inferiore di molto a quelle attuali consentirà agli Enti di variare in diminuzione i piani finanziari, ridurre le già esose tariffe ed inquadrare il servizio complessivo in un contesto di sostenibilità ambientale, finanziaria e sociale”. Ma in attesa che l’impianto di Mazzarà Sant’Andrea possa divenire realtà Sidoti chiede un intervento concreto alle istituzioni Regionali anche attraverso un sostentamento finanziario. “Nel rappresentare le reali difficoltà finanziarie in cui versano i Comuni – ha concluso Sidoti – vi invitiamo a valutare la possibilità di un intervento finanziario, nelle forme e con le modalità meglio ritenute opportune, a copertura totale o parziale, quantomeno nella misura dello scostamento dei piani finanziari causato dai maggiori costi di conferimento e trasporto agli impianti per i rifiuti indifferenziati e per la frazione umida”.