Sanità Messina – L’On. De Domenico: riorganizzare la sanità tenendo conto delle esigenze del territorio
La Commissione Sanità ha chiesto un confronto con l’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza per affrontare le strategie da adottare per rilanciare la sanità siciliana affrontando le diverse situazioni in base alle esigenze dei vari territorio.
“Ritengo – ha affermato l’On. Franco De Domenico, segretario della Commissione Sanità – che non sia possibile accettare una moratoria di tre mesi dei servizi sanitari quotidiani, così come non sia possibile immaginare di sospendere i servizi di prevenzione. Ma non è neanche possibile che la gente abbia paura di recarsi in ospedale, né è possibile, infine, solo immaginare che il diritto alla cura sia rinunciabile o limitabile. Alla luce della evoluzione dei casi di contagio, e ferme restando le precauzioni necessarie a non farsi trovare impreparati in caso di recrudescenza della malattia, ho chiesto all’assessore Razza una riorganizzazione della sanità nella provincia di Messina”.
Nello specifico sono sei i punti evidenziati dall’On. De Domenico. Per la città di Messina ha chiesto l’utilizzo di massimo due padiglioni del Policlinico per garantire percorsi autonomi e la contestuale presenza delle professionalità necessarie per supportare a 360 gradi i malati covid, liberando completamente gli ospedali Piemonte e Papardo.
Per il “Cutroni Zodda” di Barcellona De Domenico ha evidenziato l’opportunità di riaprire subito i reparti di Nefrologia, Dermatologia, Medicina, Chirurgia, Psichiatria, Cardiologia, Neurologia; per Lipari ha chiesto la copertura dei vuoti di organico, specie quelli di cardiologia e di dotare il presidio delle apparecchiature necessarie ad uno standard di servizi adeguato e soprattutto si immagini un progetto di prevenzione epidemiologica attraverso controlli prima che i turisti raggiungano le isole; per l’ospedale “Barone Romeo” di Patti ha sottolineato la necessità di revocare la delibera che accorpa Medicina Generale alla Geriatria e Chirurgia Generale a Chirurgia Vascolare; per Sant’Agata di Militello ha chiesto la sospensione del covid hospital e la destinazione delle risorse per mettere in sicurezza i locali del punto nascita e del pronto soccorso.
“Ho chiesto, infine – ha concluso De Domenico – che per i test sierologici sia fissato un prezzo più equo visto che l’attuale non copre, per i laboratori, neanche il costo vivo del kit, senza considerare i costi del personale e dei Dpi, consentendo da un lato a chi intenda eseguirlo privatamente di poterlo fare liberamente e di implementare, altresì, i dati utili alle indagini epidemiologiche ad oggi troppo trascurate”.