Pistoia – Sequestrata attività commerciale per infiltrazioni della criminalità
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pistoia hanno sottoposto a sequestro un esercizio commerciale (bar con annesso ristorante) ubicato in pieno centro a Montecatini Terme per infiltrazioni della criminalità organizzata. Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Pistoia sotto la direzione dell’A.G. di Pistoia, traggono spunto da autonome attività investigative svolte nei confronti di un soggetto di notevole spessore criminale, legato in passato al noto clan camorristico dei Terracciano, presente da diversi anni in Toscana. In particolare, dalle complesse indagini è emerso che tale P.P. (di anni 50) figurava essere solo formalmente un dipendente dell’esercizio commerciale ma, di fatto, ne gestiva l’attività, mentre la titolarità della società era stata affidata formalmente (e quindi fittiziamente) a due prestanomi – tra cui la convivente. Tutto ciò al fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione patrimoniali antimafia, essendo il soggetto già gravato da precedenti penali per reati specifici. Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Pistoia – dott. Alessandro Buzzegoli – su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Pistoia – dott. Luigi Boccia – è stato eseguito nei confronti del citato soggetto, sottoposto alla misura degli arresti in carcere per il reato di trasferimento fraudolento di valori, mentre i due prestanomi sono stati denunciati in concorso a piede libero per la medesima ipotesi di reato. Inoltre, le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro l’attività commerciale di ristorazione e le quote societarie, nominando – su disposizione della Procura della Repubblica di Pistoia – un amministratore giudiziario per la prosecuzione della gestione dell’attività commerciale. L’odierna attività s’inquadra nella strategia della G uardia di Finanza – sotto la direzione della Procura della Repubblica di Pistoia – orientata anche ad individuare i segnali di “inquinamento” dell’economia della Provincia da parte di consorterie criminali, contrastando ogni forma di possibile arricchimento connessa alla disponibilità e all’investimento di capitali di provenienza illecita e/o allo sfruttamento della contingenza emergenziale.