Patti – Quasi 4000 dosi somministrate nel distretto. Entro giugno il 70% della popolazione vaccinata
Sono quasi 4000 le dosi di vaccino somministrate sul territorio di Patti. A renderlo noto è il dott. Salvatore Sidoti, responsabile del servizio di igiene e sanità pubblica del distretto sanitario.
Dopo essere state completate le vaccinazioni di tutte le forze dell’ordine, sono iniziate quelle del personale scolastico. “La somministrazione procede bene secondo la tabella di marcia. Stiamo utilizzando – ha spiegato Sidoti – il vaccino Astrazeneca che viene percepito bene dalla popolazione. E’ efficace ed utilizzabile nella fascia di età 18-65 anni per via del trial in cui è stato testato. Procederemo fino a metà aprile con il personale della scuola per passare successivamente alla restante parte della popolazione ad iniziare dalle persone più fragili. Nel frattempo si procederà anche alla somministrazione della seconda dose che avverrà dopo 12 settimane”.
Il ritmo tenuto dal personale medico nella somministrazione del vaccino fa ben sperare su tempi non troppo lunghi per la copertura di una buona fascia della popolazione. “Sia la somministrazione agli over 80 che quella del personale delle scuole e delle forze dell’ordine è iniziata in anticipo rispetto alle previsioni iniziali quindi riteniamo che già ad aprile si potrà iniziare con i soggetti con patologie gravi e quindi arrivare a giugno con una buona copertura della popolazione di quasi il 70%. Questo sarà possibile anche grazie all’arrivo dei nuovi vaccini previste per i prossimi mesi”.
Nel distretto di Patti sono state anche già eseguite le somministrazioni al personale ed agli ospiti delle Rsa e delle case di riposo oltre ai volontari delle diverse associazioni che operano nel settore. Inoltre a breve saranno inseriti nella lista anche i donatori.
Per quanto riguarda i contagi da covid 19 la situazione appare sotto controllo. “Fortunatamente – ha aggiunto – in questo momento sul territorio del distretto di Patti ci sono pochissimi positivi e possiamo dire che siamo quasi immuni. Ma in attesa di poter procedere con la vaccinazione di massa l’arma migliore è il rispetto delle regole e soprattutto evitare assembramenti”.