Patti – Progetto lettura al liceo con Domenico Barillà
I temi della ricerca, della famiglia, della solidarietà e dell’emarginazione sociale sono stati al centro dell’incontro svoltosi al liceo “Vittorio Emanuele III” di Patti con lo scrittore Domenico Barillà.
L’autore è stato ospite dell’istituto scolastico nell’ambito della XIX edizione del “Progetto Lettura” doordinato dai professori Tindaro Federico e Antonia Vento.
Punto di partenza è stato il romanzo autobiografico “La casa di Henriette”.
Gli studenti pattesi hanno elaborato dei quesiti relativi ad elementi della trama, sistema dei personaggi, valori veicolati dal romanzo e hanno posto all’autore domande relative alla sua formazione scolastica e professionale. Lo scrittore, in apertura, ha dichiarato di essere venuto ad imparare perché ha scoperto che “saccheggiare” le idee dei giovani è l’unico modo per non invecchiare. Nel rispondere alle domande Barrilà ha fornito preziosi parametri di comportamento. Ha ribadito l’importanza di affinare la capacità di osservazione perché, con la riflessione che genera, modifica qualitativamente anche l’approccio con le persone e con gli eventi della vita. Ha invitato i giovani allievi della scuola pattese a considerare la memoria del passato qualcosa di vivo e non pura ritenzione di concetti o aneddoti cui non si sa attribuire significato esortandoli ad essere orgogliosi della propria famiglia e della propria terra, ad impegnarsi e sentire la responsabilità della loro esistenza. E ancora ad essere critici e sospettosi mai accondiscendenti supinamente.
Nel corso dell’incontro, allacciandosi al suo romanzo, Barillà ha affrontato anche il tema storico relativo a Messina, sua città natale, vista nel momento del suo massimo splendore quando, Porto Franco, divenne polo di attrazione per mercanti dell’Europa Settentrionale. L’autore ha definito il suo romanzo “il racconto di un passato, il nostro di messinesi, che ci aiuta a guardare dentro di noi, a comprendere che non siamo immortali, a pensare con maggiore considerazione le attese di chi sceglie di migrare, ma soprattutto a riconoscere nella memoria, nelle radici, il valore su cui si fonda la storia dell’Europa e di chi l’ha abitata”.
Alcuni studenti hanno ravvivato la manifestazione con esecuzione di brani musicali e con la pubblicazione di raccolte fotografiche e video mostrando coinvolgimento e interesse per le forme di didattica student-centered. La studentessa Claudia Maniaci della classe IVB dell’indirizzo classico ha letto una poesia inedita, ispirata dalla ricerca di Henriette ed intitolata Radici. Il Dirigente Scolastico Marinella Lollo a conclusione dei lavori ha lanciato un appello agli studenti, invitandoli a frequentare i cimiteri come luoghi del ricordo e dell’incontro tra mondi lontani, sottolineandone la poeticità.