Patti – Nuovo sistema di allerta della protezione civile

Nuovo sistema di allerta e riorganizzazione della protezione civile comunale. Sono queste le priorità dell’assessore Tanino Crisà che si è già messo al lavoro per rimodulare il servizio anche a seguito delle alluvioni che hanno colpito la Sicilia e della situazione di Vulcano e Stromboli che hanno fatto emergere la necessità di un sistema di allerta su tutto il territorio del Comune di Patti per permettere una risposta operativa alle eventuali emergenze che possono verificarsi. A tal fine l’esecutivo pattese ha stanziato la somma di 3600 euro per la predisposizione di un sistema di allerta che possa dare, in tempi brevissimi, risposte alle esigenze di protezione civile. La scelta è ricaduta su un servizio integrato per la gestione di allerte telefoniche che consente di avvisare, in pochissimo tempo, tutti i residenti del comune o di una determinata zona della città, con un messaggio audio funzionante 24 ore su 24. Possono essere date comunicazioni in caso di incensi, inondazioni, frane, allerte meteo, tsunami ed altre emergenze fornendo anche le modalità di comportamento da attuare. Il sistema può anche essere utilizzato per comunicazioni generali alla popolazione. Di base vengono effettuate chiamate automatiche ai numeri fissi, ma i cittadini potranno anche registrare un numero di cellulare per essere avvisati direttamente sul proprio smartphone in caso di necessità anche attraverso un’apposita app.

“Nel 2002 – ha spiegato l’assessore – erano state istallate sulla costa quattro sirene per lanciare l’allarme tsunami. Mi sono immediatamente attivato dopo aver avuto la delega per comprendere se erano funzionanti. Nessuno mi ha saputo dare conferma e soprattutto se erano state testate negli ultimi anni. Di fatto non sono attualmente attivabili. Avere un sistema per allertare la popolazione è obbligatorio per legge. Per questo mi sono prodigato per cercare, in tempi brevi, dare una risposta alla popolazione anche in considerazione che c’è un’allerta importante su Vulcano. Era necessario – ha aggiunto – trovare un mezzo moderno che potesse essere adeguato alle esigenze di oggi anche perchè in caso di allarme la sirena lancia l’allerta ma di fatto non fornisce informazioni sulle modalità di comportamento ai cittadini. Con questo sistema di info allert, invece, si potrà informare quale sia la tipologia di pericolo e quale azioni adottare per mettersi in sicurezza. Credo che sia un sistema all’avanguardia e che supera anche l’istallazione delle sirene che, comunque, saranno ripristinate e utilizzate in contemporanea a questo nuovo metodo. In questa prima fase sarà adottato solo il sistema della telefonata, ma successivamente, si abbinerà anche la modalità del messaggio sullo smartphone che sarà utilizzato per le comunicazioni di interesse generale, mentre la chiamata sarebbe limitata alle sole emergenze”.

Accanto a questo primo intervento, l’assessore Crisà punta anche ad organizzare il sistema comunale di protezione civile al fine di renderlo funzionale. “Assieme al sindaco – ha spiegato – abbiamo già lavorato per individuare le modalità migliori per l’attuazione e già abbiamo fatto un primo incontro con le associazioni di volontari che sono fondamentali. E’ stata già individuata una sala nell’immobile di Piazza Mario Sciacca che sarà adibito a centro operativo e si procedere a breve ad eseguire tutti gli interventi necessari per renderla funzionale. Inoltre si sta procedendo ad individuare tutti i responsabili dei nove settori previsti nel Coc. Accanto a questo è fondamentale dotare la protezione civile comunale di mezzi e materiali idonei in caso di emergenza. Attualmente c’è solo una jeep con sistema antincendio. Ma ci sono tutta una serie di strumentazioni necessarie in caso di bisogno di cui oggi il comune di Patti è sprovvisto e che è nostra intenzione fare in modo di mettere a disposizione della protezione civile comunale”.

I progetti del neo assessore Crisà in tema di protezione civile sono molteplici anche in campo di prevenzione ed intervento in caso di incendi. “I settori su cui lavorare – ha detto – sono tanti. Bisogna operare con la consapevolezza che tutto quello che non deve succedere può capitare e che quindi i soldi utilizzati per la sicurezza e la protezione civile non sono mai inutili o sprecati”.

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