Patti (Me): Totò Schillaci incontra gli studenti del Borghese
“Valori dello sport, valori di vita” è stato il tema dell’incontro svoltosi presso l’aula magna dell’istituto “Borghese – Faranda” di Patti a cui ha preso parte il campione di calcio Totò Schillaci.
L’ex giocatore di Messina e Juventus ha raccontato la sua esperienza sportiva con particolare attenzione alla sua partecipazione con la nazionale italiana ai Mondiali di Italia 90. Nell’interagire con gli studenti, attenti ad ascoltare i racconti delle sue gesta sportive, Schillaci ha anche parlato dell’importanza dei valori dello sport. “Mi onoro – ha detto l’ex calciatore – di poter essere un esempio per tanti ragazzi e di poter trasmettere ai ragazzi i valori dello sport attraverso la mia esperienza calcistica sia sportiva che umana. Nella vita – ha detto – ci sono delle regole che bisogna rispettare sia nel mondo dello sport che nella vita di tutti i giorni. E’ fondamentale per i giovani di oggi inseguire i propri sogni. Io ho lasciato gli studi per inseguire il mio, intraprendendo da giovanissimo la professione di calciatore. A 17 anni ero già stato messo sotto contratto dal Messina. Ho messo da parte tutto il resto, ma è importante che i giovani inseguano i loro sogni, ma allo stesso tempo continuino a studiare. E’ fondamentale anche non lasciarsi trasportare dalle cattive amicizie e rispettare la famiglia. I sogni vanno inseguiti, ma con professionalità e rispetto per gli altri”.
Schillaci, parlando delle sue esperienze e dei valori della vita e dello sport, si è anche soffermato sulla violenza nel calcio e sugli episodi che, negli ultimi tempi, si sono verificati in ambito nazionale nelle categorie dilettantistiche. “Non possiamo negare – ha affermato – che la violenza nello sport c’è sempre stata anche se, rispetto al passato si è registrato un aumento. Bisogna applicarsi in tutte le discipline con professionalità e senza troppo agonismo che può portare ad un eccesso di rabbia e violenza. Lo sport va vissuto in maniera serena e gioiosa. In campo si vince e si perde, e bisogna imparare ad accettare le sconfitte che servono per crescere e maturare. Purtroppo – ha concluso – anche i media oggi, più che in passato, veicolano immagini di fatti di violenza che possono influire negativamente sui giovani”.
L’appuntamento, coordinato dai professori Tino Faranda, Francesca Aiello e Francesco Buzzanca, rientra tra le iniziative della scuola per offrire ai propri studenti strumenti utili per la crescita personale, professionale e insegnare il rispetto degli altri.
Soddisfatta per l’incontro degli studenti con l’ex giocatore della nazionale si è dichiarata la dirigente scolastica Francesca Buta. “E’ fondamentale che la scuola insegni l’importanza dei valori ai giovani in quanto la scuola è formazione. Assieme alla famiglia è nostro dovere costruire la personalità dei nostri ragazzi che saranno i futuri cittadini che ci rappresenteranno. Come scuola cerchiamo di fornire gli strumenti ai nostri giovani affinché crescano e si formino nel migliore dei modi”.