Patti (Me) – Situazione sotto controllo, il sindaco: rispettare le regole
“Rispettare le regole, restare in casa, ed uscire il meno possibile e solo se non se ne può fare a meno”. E’ questo l’ennesimo appello lanciato dal sindaco di Patti Mauro Aquino. Si può uscire di casa per andare a fare la spesa, acquistare beni di prima necessità tra cui i farmaci, o per andare al lavoro. E’ sconsigliato uscire se non per motivi strettamente indispensabili e non derogabili.
Intanto, sale in città la preoccupazione dopo il caso segnalato e confermato di un contagio a San Piero Patti. Forse la paura potrà rendere le persone ancora più consapevoli e diligenti nel rispettare le regole anche se la situazione al momento è sotto controllo. “Su Patti – ha rassicurato Aquino – per il momento non si registrano casi in città, nemmeno di sospette positività. Al di là dell’uomo di San Piero Patti non ci sono ulteriori casi, nemmeno nei comuni dell’hinterland”.
Da quanto si è appreso l’uomo è ricoverato presso l’ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona, nosocomio specializzato in materie infettive e scelto come covidhospital, e le sue condizioni di salute non destano preoccupazioni. La situazione sanitaria del paziente è costantemente monitorata.
“L’unica cosa che ci può aiutare – ha detto il il primo cittadino – è quella di restare in casa. Non ci sono altre soluzioni se non quella di rispettare le regole e le norme di prevenzione diffuse dal ministero della salute. Sembra che nel complesso i cittadini di Patti abbiano compreso la gravità dell’emergenza e si stanno comportando in maniera corretta”.
Intanto, ieri pomeriggio, le forze dell’ordine hanno denunciato sei ragazzi di cui due minorenni, che giocavano nell’alveo del torrente Montagnareale. “Invito – ha detto il primo cittadino – i genitori a vigilare sui propri figli e a non farli uscire di casa”.
Per quanto riguarda il numero aggiornato delle persone in isolamento domiciliare è di 172. Si tratta di persone che sono arrivate nei giorni scorsi dal Nord Italia o dall’estero e quindi poste in quarantena obbligatoria. A tal fine continuano i controlli, sia stradali che domiciliari, da parte delle forze dell’ordine.