Patti (Me) – Lettera aperta sulla tassa dei rifiuti
Il servizio di raccolta differenziata e la tariffa dei rifiuti sono al centro di una lettera aperta inviata al sindaco della città di Patti dall’associazione “Patti città viva”.
Il movimento, nella missiva a firma del presidente Massimiliano Mannelli, chiede che vengano diffusi i dati ufficiali relativi alla percentuale di raccolta differenziata, anche per le singole frazioni, quale carico di indifferenziata viene conferito in discarica e in che misura è diminuito il quantitativo con l’introduzione della raccolta differenziata e quali siano i costi di gestione dell’intero servizio.
Inoltre, prendendo spunto dalla notizia recentemente diffusa dall’assessore Giovanni Franchina e ripresa dalla minoranza consiliare in merito alla ricerca di una nuova area per la realizzazione di un nuovo Centro Raccolta Rifiuti, l’associazione chiede all’amministrazione Aquino “quali sono i quantitativi di rifiuti conferiti direttamente dai cittadini presso l’attuale centro di raccolta rifiuti e quali motivazioni inducono l’amministrazione cittadina a voler individuare un’ulteriore CCR”.
L’associazione “Patti città viva” invita, inoltre, l’amministrazione a rendere noto “qual è l’orientamento dell’amministrazione comunale verso i cittadini virtuosi che a proprie spese conferiscono direttamente presso il centro raccolta i rifiuti differenziati e se è prevista una premialità che si traduce in riduzione e abbattimento dei costi della Tari per questi ultimi”.
“La richiesta di tali informazioni – ha spiegato Massimiliano Mannelli – trae origine dal fatto che con l’avvio della raccolta differenziata è venuto meno il quantitativo di rifiuti da smaltire, se non in minime percentuali. Tale circostanza, in linea teorica, dovrebbe aver diminuito i costi di conferimento in discarica. Nei fatti sembrerebbe che così non è stato tanto è vero che l’acconto tari 2019 non solo è rimasto invariato, rispetto agli anni precedenti, ma addirittura a inizio anno l’amministrazione ha chiesto al consiglio comunale di approvare un incremento della tariffa. Ci chiediamo perché la città, i contribuenti, i cittadini, gli esercenti commerciali, i professionisti le maestranze e tutti coloro che, in quanto residenti, pagano i contributi e le imposte comunali non possono beneficiare di uno sgravio dalle tasse comunali per la raccolta differenziata? Concordiamo sul fatto che il servizio essendo affidato ad una ditta esterna debba essere pagato ma, è altrettanto vero che, la ditta che gestisce la raccolta differenziata, a sua volta, tramuta in risorse i rifiuti differenziati e quindi, se tanto mi da tanto, il comune, la città, l’ente cittadino dovrebbero beneficiare di un ristorno che si potrebbe tradurre in riduzione dei costi”.