Patti (Me) – Le somme della tassa di soggiorno al vaglio dell’osservatorio
Dopo la dura presa di posizione dell’associazione albergatori pattesi sull’impiego delle somme incassate dalla tassa di soggiorno, potrebbe svolgersi un incontro tra l’assessore al turismo Cesare Messina ed i rappresentanti degli albergatori e quindi con l’osservatorio turistico.
Nel corso della riunione, sembrerebbe che l’associazione intenda evidenziare all’amministrazione i mancati investimenti per l’estate 2019 a fronte degli incassi già ottenuti nel corso del 2018 con l’imposta di soggiorno. E già nella lettera contestata dall’amministrazione veniva evidenziato che “nella scorsa stagione estiva – avevano scritto – si sono verificati numerosi disservizi riconducibili alla stessa gestione dell’ordinario riferibile al settore turistico, tra i quali la mancata presentazione tempestiva di un programma estivo da inserire nell’offerta turistica, i disservizi determinatisi nell’ambito dei collegamenti con il Tindari sia con riferimento a quelli giornalieri come pure nella dir poco disastrosa gestione dei trasporti nel periodo della festa della Madonna del Tindari, la precaria pulizia del sito archeologico di Tindari, la mancanza di una segnaletica turistica idonea a far comprendere al turista avventore quantomeno la cognizione dei luoghi in cui si trova, a partire dalla Stazione Ferroviaria, che purtroppo rappresenta uno dei pochi mezzi di collegamento con il paese”.
Gli albergatori, nella loro missiva, esprimevano il disappunto per il ritardo con cui l’amministrazione sta provvedendo a fare investimenti sul settore turistico a fronte di un incasso, nel 2018, di circa 70 mila euro e nel 2019 di circa 110 mila euro. “Si esprime grande rammarico – hanno scritto nella loro lettera – in quanto nonostante le numerose riunioni ufficiali e non ufficiali finalizzate alla individuazione in concerto di opere e servizi da realizzarsi con i predetti proventi, tenutesi tra il direttivo di questa associazione e gli esponenti della amministrazione comunale e del consiglio comunale, quasi nulla di quanto concordato è stato effettivamente realizzato”.