Patti (Me) – La Madonna del Carmelo, antico esempio di devozione dei marinoti
La salvaguardia delle origini e delle tradizioni passa anche dal recupero e conservazioni delle edicole votive e delle devozioni religiose. A Marina di Patti, alcuni mesi fa, grazie all’interessamento di un privato che è voluto rimanere anonimo, è stato possibile ristrutturare l’antica edicola della Madonna del Carmelo di via Luca della Robbia.
Per i “marinoti” questa edicola votiva è testimonianza del sentimento religioso degli abitanti essendo, proprio, la Madonna del Carmelo la protrettrice. E proprie nel commercio della terracotta affondano le origini e la storia dell’antico borgo marinaro.
Ma lo studio eseguito attorno all’edicola votiva ha anche portato alla luce aspetti interessanti sui quali si stanno effettuando anche degli approfondimenti storici ed antropologici. Infatti, solitamente, le edicole votive pattesi, sono di dimensioni modeste, con all’interno piccole statue, raffiguranti soprattutto la Madonna del Tindari. Come si evince da una ricerca effettuata da alcuni studiosi che hanno poi portato anche al restauro della statua, questa edicola si differisce sia per il fatto che raffigura la Madonna del Carmelo e per il fatto che l’effigge è alta quasi due metri.
Dalle ricerche effettuate l’edicola venne costruita intorno al 1920 da un imprenditore pattese della terracotta. Dai racconti degli anziani emerge che si tratterebbe di una statua che nell’ottocento si trovava all’interno di un bastimento che faceva rotta da Patti Marina verso l’Africa per il trasporto delle “pignate”. Una volta dismessa l’imbarcazione la statua venne offerta al parroco della chiesa di Marina che la rifiutò per le proporzioni del seno poco opportune per un immagine sacra. Anche l’amministrazione del tempo non volle occuparsene così un imprenditore della terracotta fece costruire, per i devoti pignatari, l’edicola votiva nella zona in cui, un tempo, era l’area dove si trovavano le antiche botteghe artigianali di creta. La devozione dei pignatari alla Madonna del Carmelo è anche testimoniata dalla presenza del quadro delle anime del Purgatorio che a quanto pare prima si trovava al posto del sacello. Secondo i racconti degli anziani i lavoratori delle fabbriche di pignate erano devoti alla Madonna del Carmelo che è la salvatrice dalle sofferenze.
La statua recentemente restaurata poichè in gravi condizioni strutturali e pittopriche a cura delle dott.sse Fedra Sciacca e Barbara Fazzari. Secondo lo studio eseguito si tratterebbe di uno dei più antichi esempi della fede pregnante dei marinoti e del legame della storio del borgo marinaro con il commercio della terracotta.