Patti (Me) – Il turismo è compromesso, ma resta la speranza
Il rinvio, da parte della Regione Siciliana, dell’avvio della stagione balneare, seppur atto dovuto, sicuramente non leniscono le preoccupazioni in atto negli operatori del settore turistico. Lo slittamento, dal primo maggio a data da destinarsi, lascia tutto in sospeso. L’emergenza coronavirus, come è orami risaputo, condizionerà la prossima stagione estiva e l’incertezza sulla fine del periodo acuto e le previsioni normative sulle fasi successive e la crisi economica non consentono da un lato ai vacanzieri di prenotare le ferie, e dall’altro agli operatori di programmare le attività per i mesi estivi.
Gli operatori del settore ed i gestori delle attività stagionali, insieme a quelli della filiera della ristorazione, della movida e dell’alberghiero evidenziano forti preoccupazioni. A loro si aggiunge anche la paura di non trovare lavoro per il numeroso personale stagionale.
A Patti il turismo è uno dei principali settori economici. Soprattutto nei mesi estivi le attività stagionali quadruplicano il servizio offerto tra lidi balneari, chioschi, pizzerie ed altri esercizi commerciali legati alle attività turistiche. Per il 2020 l’incertezza regna tra gli operatori e non solo.
“Prima che arrivasse il blocco delle attività – ha spiegato l’assessore al turismo Cesare Messina – avevamo avviato una serie di interlocuzioni per programmare con anticipo la stagione. Naturalmente adesso è tutto fermo. Ma noi stiamo continuando a lavorare. Ovviamente procediamo a vista anche perché dovremo capire quando finirà l’emergenza e quali saranno le modalità di riapertura. Certamente stiamo gettando le basi per farci trovare pronti e ripartire con lo slancio necessario per poter dare il giusto impulso anche al settore turistico”.
Molta paura, ma anche tanta speranza c’è negli operatori che, pur non sapendo quando potranno riaprire, sono desiderosi di guardare con ottimismo al prossimo futuro.
“Dovremo attendere – hanno detto Mario Bilardo e Santino Cappadona del lido Sun Beach – le varie evoluzioni del contagio e delle normative che saranno introdotte. Naturalmente il rinvio dell’avvio della stagione balneare farà anche slittare i tempi per l’adeguamento alle nuove regole che saranno introdotte per il post emergenza. Ma siamo pronti per partire nei lavori necessari per l’apertura nel momento in cui la situazione sarà sbloccata. Al momento non è facile comprendere quale sarà lo stato d’animo delle persone e quindi come potrà essere la stagione che sicuramente non partirà prima di luglio”.
“La speranza – ha detto Giuseppe Pisano del Giardino 111 – che si possa registrare una progressiva apertura da giugno in poi anche se siamo consapevoli che la stagione sarà totalmente compromessa. La paura e la crisi economica influenzerà in negativo il turismo nei prossimi mesi. Se già il danno si è registrato con la destagionalizzazione per le festività di Pasqua ed il mese di maggio, non credo che nemmeno ad agosto si potrà registrare il boom anche se l’emergenza rientrerà a fine aprile. Poi bisognerà comprendere le nuove norme a cui le attività di dovranno adeguare al fine anche di capire la capienza dei locali che incideranno anche sulle assunzioni stagionali. Noi da un calcolo che abbiamo già fatto da 18 dipendenti dello scorso anno non credo che supereremo i 6 in questa stagione. Questo anche perché con molta probabilità mancherà tutto il turismo estero che solitamente da noi rappresenta una fetta importante”.