Patti (Me) – Il 12 marzo si deciderà per la sfiducia al sindaco Aquino
Si saprà il 12 marzo se la mozione di sfiducia al sindaco di Patti, Mauro Aquino sarà presentata.
Gli esponenti della minoranza Natalia Cimino, Filippo Tripoli, Mariella Gregorio Nardo, Giacomo Prinzi, Federico Impalà e Giovanni Di Santo avrebbero già dovuto firmare il documento per portare in discussione nel civico consesso il documento per chiedere la fine anticipata del secondo mandato dell’attuale primo cittadino. Ma hanno voluto prendere tempo per verificare se la notizia secondo cui basterebbero sei firme per la presentazione sia fondata. Per questo il 12 febbraio scorso avevano presentato richiesta di parere al segretario comunale Pietro Manganaro il quale, avendo 30 giorni di tempo per rispondere, potrebbe prenderseli tutti.
“La risposta del segretario comunale – ha spiegato il consigliere Filippo Tripoli, è prevista per il 12 marzo, ovvero ai 30 giorni dalla presentazione della richiesta. Ci auguriamo che possa arrivare prima. In base al parere che sarà rilasciato ci muoveremo di conseguenza. Se sarà confermata, come noi crediamo, la possibilità di poterla firmare in sei la presenteremo immediatamente e successivamente, nei 30 giorni successivi prima della discussione in consiglio comunale, apriremo le consultazioni con gli altri consiglieri per raccogliere i voti necessari per approvarla. Nel caso in cui, invece, dovessero essere necessarie sette firme inizieremo subito ad interloquire con gli altri consiglieri per raccogliere le firme necessarie. In questo ultimo caso, se non si dovesse trovare la disponibilità delle altre forze politiche, la mozione non sarà presentata. Noi dell’opposizione siamo compatti nel portarla avanti”.
Se da un lato, quindi, la minoranza potrebbe avere i numeri per presentarla, dall’altro sembra complicato raggiungere il quorum necessario per l’approvazione. Infatti, difficilmente, si potranno raccogliere gli 11 voti per l’approvazione della mozione di sfiducia. E’ probabile che, se la mozione comunque dovesse giungere in aula, al momento del voto, ai sei dell’opposizione si possano aggiungere altri consiglieri, ma sicuramente meno dei cinque necessari per arrivare al numero minimo per l’approvazione.
Al di là del raggiungimento o meno dei voti per far passare il documento nel civico consesso, interessante apparirebbe comunque il dibattito in aula per comprendere le varie posizioni politiche ad un anno e emzzo dal voto. Infatti ci sono gruppi politici che, seppur usciti fuori dichiarandosi alternativi all’attuale corso amministrativo, continuano a far parte della maggioranza rendendo poco chiare le proprie posizioni in caso di una candidatura alle elezioni 2021 in opposizione all’attuale coalizione di Governo.
Se il documento dovesse giungere nel civico consesso, quindi, nell’ipotesi molto probabile che manchi il quorum per l’approvazione, la sua discussione diventerebbe, comunque, un momento di analisi dell’operato dell’amministrazione guidata dal sindaco Mauro Aquino e di valutazione delle varie posizioni in ottica futura.