Patti (Me) – Depuratori sotto sequestro, il Procuratore Cavallo: “I Comuni devono adeguarli alla normativa”
La Procura della Repubblica di Patti punta i riflettori sulle questioni ambientali. Tra queste spicca la situazione relativa ai depuratori del comprensorio posti sotto sequestro e sui quali pende il giudizio presso il Palazzo di Giustizia pattese. Il Procuratore dott. Angelo Cavallo fa il punto. “Ci sono – ha detto il dott. Cavallo – diversi depuratori posti sotto sequestro con altrettanti procedimenti in attesa di giudizio. E’ una situazione che va avanti dal 2012, ma questo non vuol dire che le amministrazioni locali non possano lavorare per procedere agli adeguamenti degli impianti in quanto hanno facoltà d’uso e quindi possono adoperarsi per reperire eventuali finanziamenti per eseguire le opere necessarie. Il fatto che gli impianti siano sotto sequestro non deve essere una scusa per i vari Enti. I Comuni hanno l’obbligo di attivarsi perchè è necessario assicurare la tutela dell’ambiente e salvaguardare la salute dei cittadini. E’ sicuramente un dato preoccupante che ben sette depuratori siano sotto sequestro. E’ una situazione su cui si deve riflettere. Noi come Procura continueremo a vigilare ed eseguire i controlli”.
Grande attenzione, dunque, da parte della Procura della Repubblica ai reati ambientali. I recenti controlli dello stato delle acque effettuati nella zona di piazza Pigafetta a Marina di Patti e nell’area della Playa ne sono una dimostrazione. Ma i riflettori della Procura sono puntati anche ad altri aspetti legati alla tutela del territorio. “Ambiente, beni artistici e paesaggistici, centri storici, sono preziosi per il territorio e vanno tutelati ha affermato il Procuratore. Per questo il nostro ufficio intende eseguire controlli costanti su tutto quello che accade sia sulla costa, ma anche nell’entroterra. Accanto alle grosse operazioni, andremo a verificare anche le piccole opere per tutelare il mare, ma anche la bellissima realtà del Parco dei Nebrodi. Una zona che vuole vivere di turismo deve porre attenzione a tutti gli aspetti del territorio. Le istituzioni devono fare la loro parte, ma anche noi non possiamo esimerci dal fare la nostra”.