Patti (Me) – Affondo di Salvo e Musmeci sul turismo: il Comune ha alzato bandiera bianca
Nonostante l’amministrazione comunale abbia puntato molto sull’ottenimento della bandiera blu la Foundation for Environmental Education (Fee) non ha ritenuto ideo la candidatura di Patti per l’importante riconoscimento. Il sigillo è una una certificazione della qualità ambientale delle località rivierasche riconosciuta in tutto il Mondo, sia dai turisti che dagli operatori turistici, come un valido eco-label relativamente al turismo sostenibile in località turistiche marine e lacustri. L’obiettivo principale del Programma Bandiera Blu, è quello di promuovere nei Comuni rivieraschi una conduzione sostenibile del territorio attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche, l’attenzione e la cura per l’ambiente. L’amministrazione comunale pattese aveva puntato molto sulla candidatura nei mesi scorsi decidendo di investire 58mila euro delle somme incassate con la tassa di soggiorno per l’adeguamento delle spiagge.
In Italia sono 407 i riconoscimenti per il 2020 di cui 12 nuove spiagge. In Sicilia l’unica bandiera blu conquistata in più rispetto allo scorso anno è quella di Alì Terme. Confermate le altre. A Messina il sigillo è per Santa Teresa di Riva, le spiagge Lampare e Marina a Tusa, Lipari – Stromboli Ficogrande, Vulcano Gelso, Vulcano Acque Termali, Acquacalda, Canneto. A Ragusa confermate a Ispica le spiagge Santa Maria del Focallo, Ciriga I tratto, Ciriga II tratto, Ciriga III tratto; a Pozzallo riconferma per Pietre Nere, Raganzino, Marina di Ragusa; ad Agrigento Menfi – Porto Palo Cipollazzo, Lido Fiori Bertolino.
Sul mancato riconoscimento di Patti sono intervenuti i consiglieri Luca Musmeci e Placido Salvo che chiedono l’annullamento della tassa di soggiorno per il 2020 ed il 2021 per favorire l’arrivo di vacanzieri. “Altro che bandiera blu – hanno scritto in una nota stampa – sembra che lavorano per far alzare bandiera bianca. Emblema di ciò è l’attuale abbandono del lungomare di Marina di Patti. La bocciatura della candidatura presentata dimostra che le somme incassate con l’imposta di soggiorno sono state spese senza la dovuta programmazione, senza attenzione e spesso senza ascoltare i suggerimenti proveniente dagli operatori turistici. Crediamo che oggi, anche per far fronte alle drammatiche difficoltà prodotte dal coronavirus, non si debba discutere oltre, ma si deve immediatamente intervenire con l’azzeramento dell’imposta di soggiorno non solo per il 2020 ma soprattutto per il 2021. Diamo la possibilità ai nostri operatori di avere maggiori margini di competitività. Le istituzioni devono stare affianco a chi oggi coraggiosamente scommette sul nostro territorio e non, viceversa, diventare dei pesi. Anche il nostro Comune va radicalmente cambiato, semplificato e sburocratizzato”.