Patti – Isola pedonale permanente sul lungomare Zuccarello? La Bonanno ci tenta
Il vicesindaco Alessia Bonanno punterebbe a realizzare l’isola pedonale permanente sul lungomare Filippo Zuccarello nella modalità attuale. Il sogno dell’esponente dell’esecutivo pattese, infranto in passato per le proteste di alcuni commercianti e dei residenti, potrebbe divenire realtà grazie al covid. Infatti quello che doveva essere un provvedimento provvisorio per aiutare le attività nel periodo estivo potrebbe trasformarsi in definitivo.
Nonostante la chiusura delle attività a causa dell’imposizione della zona arancione in Sicilia, il lungomare resterà chiuso al transito veicolare nella corsia lato monte anche se il vicesindaco, qualche giorno fa, aveva dichiarato che in caso di lockdown avrebbe valutato l’ipotesi della riapertura.
“Così come avevo dichiarato in merito all’apertura della corsia del lungomare – ha scritto in un messaggio – se adesso riaprissi? A Natale cosa farebbero quei poverini che si sono ritrovati chiusi dalla sera alla mattina?”.
Ed ancora: “Sarò presuntuosa – ha scritto – ma ci metto cuore e testa quando prendo una decisione. La scelta è giusta e la porto avanti fino alla fine del mio mandato. Sono convinta così. La bella stagione mi ha dato ragione, sono certa sarà così anche alla riapertura delle attività”.
La scelta, quindi, dell’amministrazione comunale sarebbe stata unilaterale e non avrebbe preso in considerazione le posizioni di tutti gli imprenditori del lungomare Zuccarello, molti dei quali, si sono dichiarati contrari alla chiusura e, per questo, non hanno nemmeno richiesto il prolungamento del suolo pubblico gratuito togliendo da diversi giorni i tavoli. Un segnale chiaro che, almeno in questo momento, la chiusura, almeno a loro, non porterebbe un vantaggio.
Ma l’obiettivo è chiudere il lungomare. E, in un modo o nell’altro, il risultato è stato ottenuto.
E il prossimo passo potrebbe essere quello del posizionamento di strutture fisse al servizio delle attività? Una eventualità che poi renderebbe difficile, per le future amministrazioni, tornare indietro. Ed al pari del riequilibrio finanziario, anche questa decisione giunge a pochi mesi dalla fine del mandato, condizionando, di fatto, il futuro della città, anche nelle piccole cose.