Patti – In consiglio il canone unico per l’occupazione del suolo
L’Istituzione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio i al patrimonio indisponibile destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate. E’ questo il punto focale del prossimo consiglio comunale convocato per martedì 19 gennaio alle ore 16.
In sostanza l’Ente introduce il canone unico in sostituzione della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, dell’imposta comunale sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni, limitatamente alle strade di pertinenza del Comune. Allo stesso tempo viene anche modificata la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche.
Il regolamento che sarà approvato dal consiglio avrà effetto immediato e rinvia ad un successivo atto la rideterminazione dei canoni di concessione che dovranno essere esitati entro il termine di approvazione del bilancio 2021/2023.
All’ordine del giorno del consiglio comunale sono inseriti anche altri due argomenti. Il primo la mozione presentata dal consigliere Filippo Tripoli in merito all’utilizzo del residuo dei fondi post terremoto 78 per il recupero delle aree del centro storico.
Nello specifico l’esponete del civico consesso chiede di conoscere a quanto ammontano i residui delle somme dei fondi del terremoto del 78 e quindi l’utilizzo delle somme residue per interventi mirati al recupero ed alla riqualificazione delle aree di Piazza Scaffidi, via XX Settembre, via Porto Empedocle, via Vescovo Natoli, vicolo Immacolata e via Dei Greci.
Il secondo argomento riguarda la mozione dei consiglieri di opposizione Giacomo Prinzi e Gianni Di Santo in merito al rinvio delle scadenze degli accertamenti dei tributi inviati in questo periodo ai contribuenti pattesi e la possibilità di rateizzare gli importi dovuti. “Con la dichiarazione della zona rossa in Sicilia, e tenuto conto dei provvedimenti a livello nazionale di sospensione di procedure esecutive e notifica delle cartelle di pagamento – hanno affermato i due consiglieri di opposizione – registriamo che l’Ente continua a tempestare i contribuenti con l’invio di accertamenti. Al di là del merito delle pretese, che dovrà essere esaminato caso per caso, appare opportuno, in questo particolare momento prorogare le scadenze di pagamento almeno sino al 30 aprile 2021 e cioè sino al permanere dello stato di emergenza”.