Patti – Aumenti delle indennità della Giunta, l’opposizione incalza. Prinzi e Di Santo rinunciano all’adeguamento
Con Determina del Responsabile del I Settore dott. Pietro Manganaro sono state rideterminate le indennità di funzione del Sindaco, del Vice Sindaco, degli Assessori e del Presidente del Consiglio. Le previsioni di adeguamento alla normativa vigente avverrà in tre anni a partire dal luglio 2022.
A seguito del provvedimento dirigenziale l’opposizione è intervenuta con una nota unitaria.
“Una prima considerazione che riteniamo doveroso fare – si legge nel documento – è relativa all’opportunità di questo aumento, che già nel 2022 peserà sui cittadini per quasi 11 mila euro e a regime per quasi 50 mila euro ogni anno, in questo preciso momento storico, in cui e famiglie e imprese pattesi, che hanno già dovuto sobbarcarsi il consistente aumento della TARI e che verseranno nei prossimi giorni il saldo IMU, vivono difficoltà eccezionali e faticano ad arrivare a fine mese. Forse, visto il momento e le ristrettezze del bilancio dell’Ente, era meglio evitare”.
Ancora si legge nel documento, “non stigmatizzare le modalità con cui l’aumento delle indennità è stato disposto”. “Il modo con cui le indennità sono state aumentate – si legge nella nota – peraltro retroattivamente a far data dal mese di luglio 2022, non solo è errato dal punto di vista amministrativo, ma è inaccettabile anche dal punto di vista politico, denotando il (goffo) tentativo di apparire estranei ad una scelta politica discrezionale bella e buona, perché di questo si tratta, di aumentarsi le indennità”.
I consiglieri di opposizione invitano l’amministrazione a fare un passo indietro o, in caso contrario, a prevedere gli aumenti attraverso una delibera di Giunta. Ovvero, sostengono gli esponenti della minoranza, “mettendoci la faccia”.
Intanto il Presidente del Consiglio Giacomo Prinzi e l’assessore Gianni Di Santo hanno già rinunciato all’aumento dell’adeguamento previsto dalla determina dirigenziale.