Patti – Approdo di Marina, il Tar dichiara illegittimo il silenzio del Comune sul contratto dei lavori
E’ illegittimo il silenzio dell’amministrazione comunale di Patti sull’atto extragiudiziale notificato il 18 marzo 2020, con cui la “Silem srl” invitava e diffidava l’Ente di Palazzo dell’Aquila intimato a stipulare il contratto per l’affidamento dei lavori di miglioramento dell’approdo pescherecci in località Marina di Patti e del conseguente obbligo del Comune a provvedere all’immediata conclusione del procedimento ad evidenza pubblica.
Lo ha deciso la prima sezione del Tar di Catania, che ha ordinato al comune pattese, entro 30 giorni, di esprimere definitivamente la volontà di stipulare o meno il contratto d’appalto. In caso di ulteriore inadempienza è stato nominato quale commissario ad acta il segretario del comune di Oliveri.
La vicenda si riferisce alla “Silem srl”, aggiudicataria in via provvisoria dal 21 agosto 2015 della procedura aperta per l’affidamento dei lavori di miglioramento dell’approdo pescherecci di Patti Marina per l’importo complessivo di 129.779,20 €. Il 20 novembre 2015 l’Ente comunicava l’aggiudicazione definitiva, con la precisazione che il contratto non sarebbe stato stipulato prima del decorso del termine di 35 giorni dalla data d’invio della comunicazione. La società fu poi convocata dal rup il 3 dicembre 2015, nelle more della stipula del contratto, per la formale consegna dei lavori in via d’urgenza, che avvenne l’indomani limitatamente alle aree demaniali già in possesso dell’Amministrazione comunale. La società però non sarebbe stata convocata per la sottoscrizione del contratto di appalto, nonostante numerosi solleciti. Il 18 marzo scorso inviò poi un atto extragiudiziale e la diffida, ma senza riscontro.
E’ quindi scattato il ricorso al Tar al quale il Comune di Patti non si sarebbe costituito il giudizio.Il tribunale amministtrativo ha rilevato che l’Amministrazione ha l’obbligo di concludere il procedimento amministrativo nei termini assegnati con un provvedimento espresso, in ossequio ai principi di affidamento, correttezza e buona amministrazione.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia ha quindi accolto il ricorso della ditta, dichiarando illegittimo il silenzio del Comune di Patti, assegnando allo stesso il termine di giorni 30 dalla comunicazione della sentenza, per adottare una determinazione debitamente motivata. Ha contestualmente nominato commissario ad acta il segretario generale del Comune di Oliveri, il quale provvederà eventalmente in via sostitutiva. Ha condannato il Comune di Patti al pagamento in favore della parte ricorrente delle spese di giudizio, liquidate in complessivi 800,00 €, oltre accessori di legge.