Patti – A rischio il futuro della RSA di Case Nuove Russo
Quale futuro per la Rsa di Patti dopo lo stop delle attività avvenute lo scorso mese di aprile? E’ questo il quesito principale che i deputati dei gruppi parlamentari all’Ars di Sicilia Vera e Sud chiama Nord, primo firmatario Giuseppe Lombardo, si pongono nell’interrogazione a risposta scritta inviata al presidente della Regione Siciliana e all’assessore regionale alla salute.
Il documento si addentra in una vicenda che, dopo il clamore iniziale, stava per cadere nel dimenticatoio e che appare ben più complessa di quella emersa nei mesi scorsi.
Il blocco dell’attività della Rsa sarebbe stato dovuto alla scadenza del contratto di gestione sociale ed assistenziale con la ditta appaltatrice e ad un ricorso presentato al Tar di Catania dalla ditta giunta seconda nella gara seguita ad nuovo bando dell’Asp di Messina. L’azienda sanitaria, poi, nelle more che fosse definito il ricorso al Tribunale amministrativo, aveva deciso di sospendere il servizio e utilizzare questo arco temporale per eseguire dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile di contrada Case Nuove Russo. Nell’attesa i pazienti ricoverati a Patti furono trasferiti in altre strutture del territorio nebroideo.
A distanza di mesi però tutto sembra essersi impantanato e non sembrerebbero esserci certezze per il futuro della RSA e dei 20 posti letto assegnati. Adesso, secondo quanto emerge dall’interrogazione parlamentare, nonostante il rigetto del ricorso avanzato dinnanzi al Tar di Catania dalla ditta Acquasalus seconda aggiudicataria dell’appalto “nessun adempimento – si legge nel documento – è stato posto in essere dall’Asp di Messina, per dare esecuzione all’atto deliberativo, ad oggi pienamente efficace”.
Gli otto parlamentari firmatari del documento (Giuseppe Lombardo, Davide Maria Vasta, Ludovico Balsamo, Cateno De Luca, Matteo Sciotto, Ismaele La Vardera, Alessandro De Leo, Salvatore Geraci) chiedono agli organi regionali di sapere “quali iniziative ha avviato l’Asp di Messina, a seguito del rigetto del Tar di Catania per rendere pienamente efficace la delibera di aggiudicazione del marzo 2022”.
Ma l’aspetto più importante dell’interrogazione riguarda presunte ipotesi, che al momento non troverebbero ulteriori riscontri, in merito “ad un probabile trasferimento – scrivono i parlamentari – dei posti letto di Rsa assegnati al distretto sanitario di Patti, ad altro distretto sanitario dell’azienda”. I firmatari dell’interrogazione evidenziano il rischio che i 20 posti della residenza sanitaria pattese possano essere trasferiti altrove a discapito del servizio. Questa eventualità, si legge ancora nell’interrogazione “contrasterebbe con quanto dichiarato dall’Asp di Messina, con la delibera del maggio 2022 con la quale è stata manifestata l’intenzione da parte della stessa, di mantenere in loco con gestione pubblica, i 20 posti letto di Rsa, già previsti nella rete di residenzialità di riferimento regionale e provinciale”.
“Con l’interrogazione – ha concluso l’On. Lombardo – si spera vengano fornite risposte certe e celeri per risolvere una situazione kafkiana”.