Night Dances, il nuovo progetto del pianista Maurizio Bignone
Maurizio Bignone, siciliano nato a Palermo nel 1968, musicista di estrazione classica, è un pianista e compositore trasversale, crossover, abbraccia sin dalle prime composizioni stili differenti senza tralasciare la sperimentazione ma sempre con un filo conduttore che accomuna le sue opere e cioè la necessità di sviluppare una linea melodica ben definita, il tutto all’interno di quell’impianto di base che è la musica contemporanea classica.
Le sue opere sono interpretate da artisti come il violista americano Brett Douglas Deubner, la violoncellista tedesca Ulrike Schaffer, il Tang Quartet (Singapore), il violista russo/americano Dennis Krasnokutsky, il duo Luca Pincini e Gilda Buttà, la violoncellista russa Maya Fridman, la pianista serba Maja Rajkovic, il trombettista americano Ralph Alessi solo per citare alcuni nomi, e sono ospitate da alcuni tra i più importanti teatri come il Concertgebouw di Amsterdam, l’Auditorium Parco della musica di Roma o il teatro dell’opera di Astana.
Il suo nuovo progetto si chiama “Night Dances” dove Maurizio Bignone propone brani originali insieme alla flautista Elena Kushchii (primo flauto solista della Philarmonica di Kharkov in Ucraina) e il violoncellista Giorgio Gasbarro (primo violoncello solista dell’orchestra del Teatro Massimo di Palermo e dell’Orchestra Sinfonica Siciliana).
Dice il compositore: “Night Dances” nasce dal desiderio di mettere in musica quelli che io definisco “i movimenti del popolo durante la notte”, un popolo sia esso formato da esseri umani, animali o vegetali… la notte con tutti i suoi misteri, enigmi e segreti, con le sue gioie e i suoi desideri, con i suoi amori ed eccitazioni ma anche con la terribile monotonia che talvolta si porta dietro, la routine ed infine la noia, il tutto mentre il tempo scorre inesorabile.
Il concerto ha una durata di circa 75 minuti in cui verranno eseguiti 11 brani e si può definire un progetto “ambient” dove per ambient non si intende il genere musicale leggero ascoltato nei pub ma quello che viene definito dal termine latino “ambire” ma anche “circondare” (così come ce lo propone Brian Eno negli anni ’70 del secolo scorso, oppure Arvo Part con il suo minimalismo sacro, Tan Dun con la sua organic music oppure Max Richter che ha composto ultimamente la colonna sonora della serie tv “L’amica geniale” ). Una definizione appropriata per “Night Dances”. Ambire, infatti, alla creazione di stimoli sonori che causano nello spettatore differenti stati d’animo. Circondare, infatti, gli spettatori con atmosfere discordanti tra loro, dati da diversi impulsi spazio-temporali, uno stile di musica a cui normalmente non siamo abituati e che trasportano lo spettatore in un’altra dimensione, quasi ipnotica. Ogni concerto sarà un esperimento. La musica tenderà a suscitare un senso di relax e di tranquillità, in contrasto con il caos, lo stress e i febbrili movimenti a cui siamo abituati durante il giorno.
Nel dicembre 2018 sono stati pubblicati i primi quattro brani (download digitale in distribuzione mondiale)
In questo periodo Maurizio Bignone organizzando la sua prima tournè con quattro concerti a maggio in Sicilia – Palermo, Ribera (AG) e Vittoria (RG) – mentre sono in corso di definizione alcune date nel nord-Italia e una tournè all’estero.
Su Youtube sono stati pubblicati i primi tre video (Night Dances, Black Sea, The last horizon)
“Compositore a volte irrazionale, a volte irruente e intimista allo stesso tempo, usa un linguaggio magnetico che cattura l’attenzione fin dalle prime note…” così viene definito dal suo pubblico.