Mancata bandiera blu a Patti, interrogazione di Salvo e Musmeci all’assessore Messina
Quali interventi e quali somme sono state spese per adeguare le spiagge di Patti ai criteri per l’ottenimento della bandierà blu? E’ il quesito centrale dell’interrogazione presentata dai consiglieri Luca Musmeci e Placido Salvo all’assessore al turismo Cesare Messina dopo il mancato riconoscimento degli arenili pattesi proposti per l’ottenimento dell’ambito vessillo.
“L’obiettivo di ottenere il riconoscimento della bandiera blu – hanno affermato i due esponenti del civico consesso – è ampiamente condivisibile. Il mare di Patti lo merita, ma non merita di essere sottoposto ad una valutazione negativa per una scelta superficiale ed azzardata.
Musmeci e Salvo, nella loro interrogazione, chiedono di conoscere quali siano stati i criteri adottati per la candidatura delle spiagge di Galice, Grotte e Marinello e quali, invece, i motivi per cui non si è puntati anche sull’arenile di Marina di Patti.
“L’interrogazione che abbiamo presentato – hanno spiegato – con contestuale richiesta di accesso agli atti, punta a comprendere cosa sia andato storto nella candidatura curata dall’Assessorato al turismo del Comune di Patti. Nessun componente della comunità pattese può essere felice
di una bocciatura, ma legittimamente si può essere preoccupati dell’operato di chi ci conduce alla bocciatura, che nel caso specifico con un po’ di attenzione poteva essere evitata”.
Nello scorso mese di novembre l’amministrazione comunale di Patti aveva avviato l’iter per candidare le spiagge di Marinello, Grotte e Galice per la bandiera blu 2020. Come si evince dalla delibera di giunta del 16 dicembre scorso, per raggiungere l’obiettivo era necessario adeguare i servizi agli standard previsti dal regolamento e che per farlo era necessario impegnare la somma di 58mila euro. Interventi che, l’amministrazione comunale intendeva adottare entro il 31 marzo scorso, attraverso l’utilizzo delle somme incassate con la tassa di soggiorno.
E proprio l’impiego degli introiti dell’imposta era stata oggetto, alcuni mesi fa, di una lettera dell’associazione albergatori pattesi che chiedeva lumi all’amministrazione sull’utilizzo delle somme e, a tal proposito, prima del lockdown, la questione sarebbe dovuta essere trattata nel civico consesso. Nell’attesa che il consiglio comunale affronti la questione, dopo il mancato riconoscimento del vessillo, gli albergatori dovrebbero rendere nota la loro posizione e, proprio in questi giorni, dovrebbe riunirsi il direttivo per concordare un documento.
Ed in merito alla tassa di soggiorno i consiglieri Salvo e Musmeci tornano a chiedere, anche in vista della crisi economica, la sospensione dell’imposta per gli anni 2020 e 2021.
“Anche noi – hanno affermato – abbiamo votato per l’istituzione dell’imposta di soggiorno chiedendo, come risulta gli atti, che le somme venissero destinate esclusivamente per finanziare interventi in materia di turismo. Ciò non è avvenuto e anche per questo motivo abbiamo deciso di intraprendere un coraggioso e impegnativo percorso da indipendenti. Nel merito dell’utilizzo delle somme dell’imposta di soggiorno è evidente che il settore del turismo non è riuscito ad oggi a realizzare alcunché di concreto con i 58.000,00 impegnati per la candidatura alla Bandiera Blu 2020. Sempre nel merito ci risulta incomprensibile come la scelta di candidare, e quindi di affrontare degli importanti interventi, sia ricaduta sulla spiaggia – di fatto privata o comunque di non facile accesso – di Galice e non sulla spiaggia di Marina di Patti sulla quale noi riteniamo si
debba lavorare e investire in via prioritaria. Anche per questo ribadiamo la proposta di azzeramento dell’imposta di soggiorno non solo per il 2020 ma anche per il 2021”.