La sparizione di Viviana e Gioele: Indagine a 360 gradi della Procura di Patti
Sono ancora in corso le ricerche di Viviana Parisi e del figlio Gioele, scomparsi lunedì scorso dopo un incidente stradale sull’A20. La Procura di Patti, guidata dal dott. Angelo Cavallo, sta cercando di fare chiarezza sul giallo che circonda la scompara della donna e del bambino. Il fascicolo aperto è seguito dal Sostituto procuratore Alessandro Lia.
Da quanto è stato riferito dagli inquirenti la donna, a bordo della sua Opel Corsa grigia, all’altezza del territorio comunale di Caronia, è rimasta coinvolta in un incidente stradale senza gravi conseguenze. Dopo aver parcheggiato l’autovettura poco più avanti dal luogo del sinistro, a pochi metri dall’uscita della Galleria, sarebbe scesa dal mezzo e avrebbe proseguito a piedi. Alcune persone, sopraggiunte dopo il sinistro, l’avrebbero vista scavalcare il guardrail ed uscire dall’A20 con il bambino.
Gli inquirenti stanno cercando di raccogliere i vari pezzi per ricostruire l’accaduto. Questa mattina, presso gli uffici della Procura di Patti si è svolto un vertice per fare il punto sulla situazione. Sono state già sentite le persone coinvolte nel sinistro che ha preceduto l’allontanamento della donna. Inoltre la Procura di Patti, attraverso la polizia stradale, ha anche lanciato un appello affinchè chiunque abbia visto la donna ed il bambino fornisca informazioni contattando le forze dell’ordine.
Si sta anche cercando di ricostruire la situazione familiare e lo stato d’animo della donna nelle ultime settimane anche se, da quanto sarebbe emerso sino a questo momento, non ci sarebbero situazioni particolari da poter far pensare ad un gesto estremo. “Al momento – ha spiegato il procuratore Angelo Cavallo – non ci sono novità sostanziali”.
Cosa sia accaduto subito dopo ancora non è chiaro agli investigatori. Anche perchè le ricerche non sono scattate subito, ma solo dopo che è stata accertata la presenza del minore e dopo che sono state sentite le persone coinvolte nel sinistro dopo l’arrivo dei primi soccorsi.
Allo studio degli inquirenti ci sono varie ipotesi. Restano, infatti, tutti aperti i possibili scenari anche se l’ipotesi dell’allontanamento volontario non sarebbe supportato dal fatto che il cellulare sia stato lasciato a casa e che la borsa con i documenti ed il denaro sia stato abbandonato sull’autovettura incidentata. “Non possiamo escludere – ha evidenziato il procuratore – che dopo aver scavalcato il guardrail abbia chiesto un passaggio e poi sia accaduto qualcosa”.