Fase 2 a Catania, allo studio la riapertura dei mercati
«Quello che si avvia è un periodo che, assieme alla ripresa di alcune attività e di alcuni comportamenti, richiede ancora maggiore responsabilità da parte di ciascuno per non vanificare i risultati ottenuti finora». Il prefetto di Catania Claudio Sammartino delinea così il quadro della fase 2 della gestione dell’emegenza sanitaria da Covid-19 al termine della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha presieduto ieri in prefettura, con la partecipazione tra gli altri del sindaco del capoluogo etneo, Salvo Pogliese.
La fase 2 è partita ufficialmente ieri con la riapertura di alcune attività e un lieve allentamento delle misure restrittive sugli spostamenti, il che richiede una rimodulazione dei servizi di controllo alla luce di quanto prevede la normativa di riferimento, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (dPcm) del 26 aprile.
In un’ottica di tutela della salute pubblica e dei lavoratori negli ambienti di lavoro, saranno intensificati i controlli sulle attività produttive e commerciali, anche per verificare che quelle riaperte appartengano alle categorie autorizzate dal decreto. Effettuano le verifiche Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, ispettorato del Lavoro e nucleo Carabinieri del Lavoro, azienda sanitaria provinciale, acapitaneria di porto e Polizie locali, con il contributo della Polizia della città metropolitana e del Corpo forestale della Regione.
Nella stessa ottica il comune sta esaminando i progetti di riapertura dei mercati storici e di quelli rionali, sospesi con ordinanza del sindaco. La riapertura è condizionata alla presenza di adeguate misure organizzative che assicurino il rispetto delle prescrizioni attuali. La prefettura raccomanda al comune un’adeguata informazione ai cittadini sulle misure da rispettare (distanziamento sociale, ingressi, ecc) e l’individuazione di un responsabile della sicurezza per ogni mercato. La Polizia locale controllerà il rispetto delle misure previste.
Altro tema affrontato è quello del graduale maggior uso dei mezzi pubblici, che hanno però capienza ridotta per prevenire il contagio. Per la gestione del flusso dei passeggeri e l’informazione al pubblico potranno essere utilizzati anche volontari di protezione civile.
Previsto anche il potenziamento dei controlli su spostamenti ed eventuali assembramenti nel fine settimana, soprattutto nelle aree costiere.