False Pec provenienti da Polizia di Stato
La polizia postale avverte che, in questi giorni, potrebbero giungere sulla email messaggi di spam che abbiano come oggetto il riferimento ad un “avvio di procedimento” e che, all’apparenza, sembrano essere stati inviati da un indirizzo PEC della Polizia di Stato.
La polizia postale invita a porre attenzione. Il fine dei cybercriminali è quello di indure ad “aprire” il file “PDF” allegato alla PEC o “cliccare” sul link presente per generare degli eventi che potrebbero comportare l’installazione di malware o trojan e/o l’avvio di un ramsonware “crypolocker”, con la crittazione, ed il conseguente inutilizzo, dei file presenti sul dispositivo.
Ecco dunque alcuni consigli su come comportarsi:
- Non aprire assolutamente il file “.pdf” né “cliccare” su eventuali link: se l’indirizzo email del mittente è sconosciuto o palesemente “falso” non aprire il file allegato. Se dovesse, invece, pervenire da una persona o da un’azienda con la quale si hanno rapporti epistolari, contattarla per chiedere la conferma dell’avvenuto invio;
- Proteggere adeguatamente la nostra email (ed in generale i nostri account virtuali);
- Cambiare – se non si è già provveduto a farlo – la password, impostando password complesse;
- Non utilizzare mai la stessa password per più profili;
- Abilitare, ove possibile, meccanismi di autenticazione “forte” ai nostri spazi virtuali, che associno all’inserimento della password, l’immissione di un codice di sicurezza ricevuto sul nostro telefono cellulare;
- Effettuare periodicamente il backup dei file;
- Aggiornare il Sistema Operativo.