Emergenza sangue – Si registra carenza in tutta l’Isola
C’è una grave emergenza sangue in Sicilia che potrebbe rischiare di paralizzare il sistema sanitario dipendente dalle trasfusioni. C’è massima allerta sul settore della raccolta sangue e per questo la Regione Siciliana punta a sensibilizzare sia i centri trasfusionali sia i donatori al fine di mettere in campo iniziative congrue che possano garantire adeguati livelli di scorte di sangue in tutta l’Isola per sopperire alla grave carenza che si sta registrando già a partire dal mese di gennaio.
E sull’emergenza in atto si è svolto proprio venerdì scorso presso l’Auditorium dell’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina un summit convocato dalla Regione Siciliana che ha riunito attorno al tavolo Associazioni, centri trasfusionali, operatori sanitari e direzioni delle Aziende Ospedaliere ed Azienda Sanitaria.
All’incontro, convocato, presieduto e coordinato dal Dr. Giacomo Scalzo, Dirigente del Sevizio 6 Trasfusionale Centro Regionale Sangue dell’Assessorato regionale della Salute, erano presenti il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Messina Dr. Dino Alagna, il Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera Papardo Giuseppe Trimarchi, la Direttrice Amministrativa dell’AOU Policlinico di Messina Dott.ssa Elvira Amata e il Dr Antonino Levita Direttore Sanitario dell’AOU Policlinico di Messina oltre che i Direttori Responsabili dei centri trasfusionali dott Tanino Crisà (Patti e Taormina), Prof. Paolo Sciarrone (AOU Policlinico di Messina) e la Dott.ssa Roberta Fedele (AO Papardo di Messina) e le associazioni Avis, Frates e Fidas presenti sul territorio.
Nel corso del meeting si è svolto un proficuo confronto sulle possibili cause che impediscono o comunque rallentano il processo di crescita della raccolta di sangue in provincia di Messina. Sono state evidenziate delle criticità legate alla carenza di personale medico ed infermieristico che possa garantire le giornate di raccolta sul territorio ed una organizzazione territoriale non ancora capillarmente diffusa su tutti i comuni della provincia. Le Associazioni di donatori, incontrati anche il giorno precedente per definire come e chi potesse attivare nuove iniziative, hanno ribadito e manifestato la volontà di accrescere il loro impegno anche con giornate di raccolta straordinarie per sopperire al momento di emergenza provinciale e regionale.
All’incontro, è intervenuto anche l’Avv. Domenico Alfonzo, esperto in materie giuridiche trasfusionali del Servizio 6 dell’Assessorato Regionale alla Salute il quale ha proposto le diverse possibili soluzioni normative e progettuali per far fronte all’emergenza e per strutturare e rendere sostenibile il sistema trasfusionale regionale la cui raccolta è sostenuta ed effettuata in tutta la Regione, per circa l’85%, dalle associazioni di donatori di sangue.
Già nelle scorse settimane il dott. Gaetano Crisà, responsabile dei centri trasfusionali degli ospedali di Patti e Taormina, aveva anticipato la problematica lanciando un primo allarme. “C’è nuovamente una grave carenza di sangue in Sicilia e questa situazione rende difficoltoso il rispetto delle terapie programmate e la gestione delle emergenze – aveva affermato. La carenza arriva da ogni parte dell’Isola, anche se alcune province soffrono più di altre”.
Nel complesso positivi sono i dati della raccolta per quanto riguarda la zona di Patti, mentre i maggiori problemi si registrerebbero nella città dello Stretto. Una carenza che inizia a registrarsi anche in provincia di Messina che, invece, nel 2021 aveva fatto registrare un incremento nella raccolta del sangue con un aumento di 898 sacche rispetto al 2020 ovvero circa il 10% in più. Il totale delle unità di sangue raccolto nel 2021 è stato di 10.368 contro le 9428 dell’anno precedente.
Il lavoro svolto sul territorio dai centri trasfusionali e dalle associazioni di volontariato aveva fatto registrare, anche in tempo di pandemia da covid 19, un incremento in provincia di Messina anche rispetto al 2019 quando furono 9428 le unità raccolte.
Anche per quanto riguarda il plasma si era registrato un incremento costante negli ultimi tre anni all’interno del territorio di competenza dell’Asp di Messina.