Catania, istituito l’osservatorio metropolitano contro la devianza minorile
È stato istituito nella prefettura di Catania il primo osservatorio metropolitano di coordinamento e monitoraggio per assicurare una tutela a quei minori che, nati nei quartieri più pericolosi della città, dove è capillare la presenza di organizzazioni criminali, potrebbero essere privati del diritto ad un’educazione sana e non pregiudicata da condizioni di fragilità e criticità sociale.
L’osservatorio avrà il compito di mappare le zone del territorio catanese, individuando le aree maggiormente a rischio, e fornire le proprie valutazioni alle istituzioni, che si occuperanno di agire per la tutela dei minori con iniziative di inclusione sociale e culturale. In particolare, l’intervento sul campo vedrà coinvolte sia le pubbliche amministrazioni che la procura della Repubblica di Catania, il tribunale per i Minorenni, la procura della Repubblica per i minorenni e le Forze di polizia.
Alcune delle priorità del progetto per la protezione dei minori a rischio sono: il recupero culturale dei quartieri afflitti da povertà educativa, il supporto da parte delle Forze dell’ordine per chi risulta destinatario di provvedimenti giudiziari, la programmazione del tempo pieno nelle scuole delle aree disagiate e l’istituzione di centri di aggregazione culturale attraverso il sostegno delle diocesi.
Alla stipula dell’accordo che prevede la nascita dell’Osservatorio hanno partecipato, oltre al prefetto Sammartino , il sindaco, l’arcivescovo, due vescovi, il presidente del tribunale per i Minorenni, il procuratore della Repubblica per i minorenni, il procuratore della Repubblica, il questore, il comandante provinciale dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, il rettore dell’università, il dirigente scolastico provinciale, il dirigente dell’Ispettorato del lavoro e la dirigente dell’ufficio servizio sociale per i minorenni dell’amministrazione della Giustizia.
Un accordo innovativo per la prefettura di Catania, che si impegna a favorire il rinnovamento culturale e sociale dei giovani attraverso interventi di prevenzione e recupero degli stessi, specie a fronte di un momento storico delicato come quello attuale, in cui la società è indebolita da un’emergenza sanitaria che alimenta le situazioni di bisogno.