Carabinieri NAS: controlli nell’ambito sanitario – tre persone deferite in stato di libertà
Continuano senza sosta i controlli de Carabinieri per la Tutela della Salute finalizzati a individuare e reprimere eventuali condotte illecite nell’ambito sanitario.
Il NAS di Parma ha effettuato una serie di controlli relativi ai gas medicali e ai dispositivi medici attivi (apparecchiature elettromedicali). In tale ambito, i militari emiliani hanno ispezionato una farmacia sita in provincia di Modena rinvenendo un dispositivo per la fotobiostimolazione, che veniva utilizzato per effettuare trattamenti fototerapici di patologie ed inestetismi cutanei, tipici della medicina estetica, senza che fosse stata ottenuto la prescritta autorizzazione preventiva da parte dell’Autorità Sanitaria.
Considerata la violazione di cui sopra, il dispositivo, dal valore di mercato di circa 10.000 euro, è stato posto sotto sequestro, mentre nei confronti del legale rappresentante della struttura sono state comminate violazioni amministrative per un corrispettivo di quasi 2.000 euro.
Il NAS di Brescia ha deferito una persona all’Autorità Giudiziaria per truffa ai danni del Sistema Sanitario Nazionale.
L’indagato è il direttore di una farmacia lombarda il quale aveva richiesto al servizio sanitario nazionale il rimborso di farmaci di fatto mai consegnati ai pazienti cui erano stati prescritti.
Nel corso degli accertamenti gli operatori del NAS hanno sottoposto a sequestro 27 confezioni integre di medicinali, per un valore di 700 euro.
Il NAS di Milano ha ispezionato un ambulatorio ove ha effettuato un altro controllo finalizzato a verificare il corretto utilizzo di materiale biologico.
Nel corso dell’accertamento, i militari hanno rilevato che all’interno della struttura venivano eseguiti trattamenti con la tecnica “prp” (plasma ricco di piastrine) senza le prescritte autorizzazioni validate dal Centro Nazionale Sangue (CNS). Nello specifico, i medici del poliambulatorio prelevavano sangue da soggetti affetti da alopecia, lo trattavano, illegalmente, per mezzo di una centrifuga del sangue, e poi lo reinfondevano ai pazienti, con potenziale rischio biologico e di infezioni.
Per le violazioni accertate i Carabinieri hanno deferito all’Autorità Giudiziaria il Legale Responsabile e il Direttore Sanitario del poliambulatorio e hanno sequestrato:
- un dispositivo medico diagnostico “centrifuga del sangue”;
- nr. 6 kit per la pratica “prp”;
- nr. 10 provette contenente materiale biologico prelevato a pazienti.
Nell’ambito della medesima ispezione, inoltre, gli operatori del NAS milanese hanno sequestrato amministrativamente anche due sale chirurgiche/ambulatoriali, entrambe munite di attrezzature elettromedicali, dispositivi mediti e farmaci, in quanto le stesse erano state realizzate in assenza della necessaria documentazione autorizzativa da parte della competente autorità.
Il valore dei provvedimenti adottati è superiore ai 50.000 euro.