Anffas Patti – Attività a pieno regime al Villaggio della Speranza
Dopo lo stop forzato del 2020 durante i mesi del lockdown da covid 19, le attività del Villaggio della Speranza di contrada Villa Ridente a Gioiosa Marea diretto dall’Anffas di patti sono riprese a pieno regime. E il bilancio del 2021 tracciato dal presidente dott. Nino Zampino è più che positivo. “Attraverso il rispetto delle norme covid siamo riusciti a ridare alle famiglie il respiro di cui necessitano perchè abbiamo riaperto le attività in sicurezza rispettando tutte le normative per garantire il contenimento della diffusione del covid, inoltre vaccinando i nostri ragazzi e gli operatori. Sono stati riattivati tutti i laboratori del centro diurno del Villaggio della Speranza da quello della ceramica, dello sport e di pittura. Siamo soddisfatti di quello che siamo riusciti a fare, nonostante le difficoltà”.
Tra i progetti portati avanti dall’Anffas di Patti ne spiccano due. Il primo riguarda le bomboniere solidali. “I nostri ragazzi – ha spiegato Zampino – si sentono coinvolti attraverso la loro opera di decoratori di ceramica che poi possono essere messe a disposizioni di coloro che hanno eventi quali prime comunioni, battesimi, lauree, cresime o matrimoni. Le offerte raccolte per i manufatti realizzati dagli ospiti della struttura vengono utilizzati per completare la costruzione del Villaggio della Speranza. In molti scelgono di sostenerci con questo tipo di contributo ed i ragazzi si sentono coinvolti in prima persona”.
Un secondo progetto che sta riscuotendo un ottimo successo è “Carismi – Percorsi di valorizzazione dei talenti e di sostegno al lavoro per persone con disabilità”. “Abbiamo inserito – ha detto Zampino – dodici ragazzi in altrettante attività del territorio sulla base delle loro attitudini e dei loro desideri in modo che essi si sentano pienamente coinvolti nella vita della società”.
L’associazione opera sul territorio portando avanti diverse iniziative che hanno l’obiettivo sia di far conoscere le varie attività, ma soprattutto quello di sdoganare i pregiudizi esistenti che vede i ragazzi con disabilità intellettiva incapaci di relazioni, emozioni e di crescita. “I vari progetti – ha concluso Zampino – si inquadrano in un cammino di inclusione che svolgiamo quotidianamente con i nostri operatori e che portato all’esterno ha l’efficacia di abbattere quelle barriere mentali che ancora esistono in molte persone riguardo alla disabilità”.