Patti (Me): Indagine sul palazzetto, i carristi: “Basta, ci fermiamo”
Dopo il sopralluogo dei carabinieri di Patti al vecchio palazzetto dello sport di Via Mazzini e l’avvio di indagini sull’utilizzo della struttura, i carristi hanno deciso di fermarsi.
La decisione è stata presa nel corso di una riunione svoltasi dai carristi che hanno analizzato gli eventi susseguitisi nel corso della giornata. “Visto quanto accaduto questa mattina – hanno detto – con l’intervento delle forze dell’ordine che ci hanno informato che c’è un’indagine in corso sull’utilizzo della struttura e che non si è ben compreso se siamo autorizzati a stare all’interno del vecchio palazzetto per realizzare i carri, abbiamo deciso di fermarci fino a quando il Comune non ci darà garanzie”.
I carristi sono compatti nella scelta di sospendere i lavori dei carri allegorici in attesa che la situazione venga chiarita e l’augurio è che una risposta da parte dell’Ente di Palazzo dell’Aquila possa arrivare in tempi rapidi. Anche perchè è necessario dare loro la possibilità di completare il lavoro già iniziato considerando che il carnevale avrà inizio tra quasi quindici giorni.
“Alcuni di noi – hanno aggiunto – hanno iniziato a lavorare per la realizzazione dei carri solo perchè ci era stata data garanzia di questo luogo non avendo altri posti dove poterli realizzare. Altrimenti non avremmo nemmeno cominciato”.
C’è molta amarezza tra i carristi che, con passione e sacrifici, si stavano dedicando alla costruzione delle loro opere di cartapesta per contribuire alla riuscita del Carnevale che è molto sentito in città. Ma la decisione di fermarsi è stata quasi inevitabile. “Chiediamo – hanno concluso – solo certezze e garanzie sul fatto che possiamo continuare in tutta sicurezza e senza il rischio di avere brutte sorprese da un giorno all’altro. Per noi lavorare ai carri è un modo per fare qualcosa per la città e per stare tutti insieme cercando di mantenere viva una tradizione che, altrimenti, rischia di perdersi”.
A rischio, quindi, la sfilata dei carri per i tre giorni di venerdì 1, domenica 3 e martedì 5 marzo. Oltre ai cinque carri presenti nel vecchio palazzetto, in caso non dovesse essere data ai carristi la possibilità di terminare le loro opere, con molta probabilità, anche per una questione di solidarietà, potrebbero decidere di non partecipare alla sfilata anche gli altri due carri allegorici iscritti al concorso che sono in corso di realizzazione in altre strutture del territorio.