Patti – Risorgiamo Italia, la protesta degli imprenditori sostenuta dall’amministrazione
La città di Patti ha aderito alla protesta nazionale “Risorgiamo Italia” e martedì sera le luci delle insegne e dei negozi si sono riaccese. Una protesta pacata e simbolica che ha visto una massiccia partecipazione degli operatori commerciali pattesi che, da Marina di Patti fino alla parte antica della città, passando per il centro hanno ridato vita, almeno per qualche minuto, a Patti.
L’iniziativa partita per evidenziare lo stato di disagio e le incertezze per il futuro degli operatori della ristorazione e dei bar ha poi coinvolto tutti i settori commerciali uniti dalla disperazione per la prolungata chiusa delle proprie attività e l’impossibilità di lavorare per guadagnare le risorse necessarie al proprio sostentamento.
Alla manifestazione hanno aderito anche gli operatori dell’Unione Commercianti Pattesi che stanno anche predisponendo delle richieste da presentare al sindaco nei prossimi giorni. “Siamo consapevoli che l’amministrazione non potrà erogare contributi in grado da fornire liquidità alle aziende. Per questo stiamo preparando una serie di richieste. Tra queste riteniamo importanti ha spiegato il presidente Gabriele Carcione – la riduzione, ove possibile, delle imposte comunali come la tari, l’imposta sulla pubblicità e la tosap per tutte le attività che sono costrette, dal dpcm, a rimanere chiuse. Un’altra richiesta che avanzeremo riguarda la concessione del suolo pubblico gratuito per tutti gli esercenti della ristorazione e dei bar che possono continuare l’attività all’esterno del negozio in maniera proporzionale all’attuale capacità in modo da mantenere, con l’applicazione delle disposizioni sulla sicurezza, per quanto possibile il numero di posti a sedere disponibili prima dell’emergenza. Il nostro desiderio è tornare a lavorare perché solo così potremo avere un sostentamento, ma vogliamo farlo in sicurezza e nel rispetto delle disposizioni che saranno varate dal Governo”.
Il sindaco è intervenuto sull’iniziativa degli operatori commerciali. “Stiamo elaborando un pacchetto di misure per stare accanto a chi sta subendo, dal punto di vista economico, un grosso contraccolpo. Ci auguriamo di riuscire a portare a compimento entro la fine del mese di maggio. Una prima misura che intendiamo a mettere in atto dall’inizio di giugno riguarda bar, ristoranti e pizzerie a cui consentiremo di occupare una maggiore porzione di suolo comunale gratuitamente. Stiamo studiando varie soluzione per consentire alle varie attività di avere una capienza che sia prossima a quella che avevano prima della crisi. L’area aggiuntiva sarà concessa gratuitamente in proporzione all’ampiezza del locale. Stiamo anche studiando delle limature di diverse aliquote ed imposte comunali ad iniziare dalla tosap per passare anche all’Imu per quanto riguarda capannoni industriali, hotel ed attività produttive, ma anche per i locali commerciali in affitto a condizione di una riduzione sul canone di locazione all’operatore commerciale o artigianale. Si sta valutando anche la possibilità di una riduzione della tari per le attività costrette alla chiusura a seguito delle misure del lockdown così come la sospensione dell’imposta di soggiorno. Potrebbero anche essere spostate le scadenze di alcune imposte”.