Sequenziati gli interi genomi del coronavirus
Il sequenziamento genomico di un virus nuovo, in questo caso il virus Sars-Cov-2, ha implicazioni importanti. Il sequenziamento, infatti, permette di conoscere l’intero codice genetico del virus e di seguirne i cambiamenti nel tempo e nello spazio, ciò è utile per conoscere e seguire i focolai epidemici e per investigare la struttura del virus stesso.
I laboratori dell’ISS e del Dipartimento Scientifico del Policlinico Militare Celio di Roma hanno coltivato il virus da un paziente cinese e uno lombardo e sequenziato l’intero loro genoma. Sono stati poi messi a confronto tra di loro e con il ceppo di riferimento di Wuhan nonché con alcuni altri ceppi isolati e sequenziati in Europa.
A una prima analisi si evidenzia una stretta somiglianza tra il ceppo virale del paziente cinese ricoverato a Roma e il ceppo virale cinese di riferimento di Wuhan, evidenziando l’origine cinese del virus.
Il ceppo virale cosiddetto “lombardo”, cosi come alcuni ceppi isolati in altri paesi europei, presenta una elevata similitudine con il virus di Wuhan, dal quale si distingue per alcune mutazioni che non dovrebbero comunque configurare diverse caratteristiche del virus. Altre analisi sono tutt’ora in corso per validare questi risultati preliminari e seguire eventuali cambiamenti nonché la diffusione del SarS-Cov-2. Si prevede, a breve, di fornire anche la sequenza completa di un ceppo virale isolato in Veneto al fine di valutare correlazioni o differenze geografiche. Le intere sequenze dei genomi virali realizzati nei laboratori ISS e Policlinico Militare Celio sono a disposizione della comunità scientifica.