Truffe agli anziani, ecco le più comuni e i consigli per evitarle
L’aspetto importante dell’indagine svolta dagli uomini del commissariato di Patti è quello dovuto alla scoperta di un nuovo sistema di truffa adoperato per raggirare gli anziani.
I poliziotti pattesi, partendo dalla denuncia di una signora del luogo, hanno sgominato un sistema adoperato dalla banda napoletana che colpiva in luoghi diversi e che era ramificato in tutta Italia. Con un certosino lavoro durato circa sei mesi, infatti, sono riusciti a risalire al sistema che prendeva il via con una telefonata fatta sempre da un soggetto diverso alla vittima e all’azione diretta del presentarsi alla porta di casa dell’anziano preso di mira al fine di farsi consegnare la somma in denaro.
L’ultima trovata dei malviventi, segue anche l’evoluzione di questo tipo di truffe e le vittime sono sempre in aumento. I casi denunciati, però, sono solo una parte: molte truffe, infatti, non vengono nemmeno denunciate dagli anziani, per vergogna o timore che i familiari vengano avvertiti e li considerino non più capaci di gestirsi autonomamente.
Tre le truffe più comuni c’è quella delle banconote. I malviventi entrano in azione quando l’anziano va alla posta o in banca a ritirare del denaro o la pensione. Appena esce lo intercettano, presentandosi come dipendenti dell’agenzia incaricati di controllare il numero di serie delle banconote appena prelevate. Il falso dipendente finge di controllare i numeri di serie in cerca di un errore inesistente e scambia le banconote vere con quelle false.
Diffusa anche quella delle finte donazioni o eredità. In questo caso i malviventi agiscono in coppia e spiegano all’anziano che, per entrare in possesso della donazione o dell’eredità ricevuta da qualche fantomatico benefattore, è necessario perfezionare l’atto di trasferimento presso un notaio. Il notaio, ovviamente, esigerà il pagamento di una parcella e i truffatori accompagnano la vittima a ritirare i soldi e poi fingono di portarla in auto dal notaio. Poi, con un pretesto, l’anziano viene fatto scendere dall’auto e i truffatori fuggono col denaro.
Infine tra le truffe più comuni c’è quella del falso impiegato Inps, Enel, Telecom o anche poliziotto o carabiniere. Quando individuano un anziano che vive solo, i truffatori cercano di introdursi in casa per sottrargli del denaro per finti contratti o inesistenti prestazioni a domicilio o, anche, per rubare.
I consigli per evitare le truffe
Innanzitutto è importante non aprire la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità e verificate sempre con una telefonata all’ente di cui dichiarano di appartenere. E’ sempre importante tenere a mente che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.
Altro suggerimento è quello di non fermarsi per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modelli affabili. Attenzione anche qaundo vengono effettuate operazioni di prelievo o versamento in banca. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermarsi con sconosciuti e non farsi distrarre.
Infine al telefono diffidate di chi, asserendo di appartenere alle Forze di Polizia, essere avvocato o di far parte di altre categorie professionali, anticipa che vi raggiungerà a breve in casa per ricevere denaro o oggetti preziosi per risolvere le difficoltà di un parente coinvolto in sinistri stradali, problemi giudiziari o altri eventi. Nel dubbio contattate sempre il 113 o il 112.