Patti – Consiglio comunale: L’opposizione chiede le dimissioni del presidente e del suo vice
I consiglieri di opposizione Natalia Cimino, Filippo Tripoli, Federico Impalà, Mariella Gregorio Nardo, Giacomo Prinzi e Giovanni Di Santo hanno chiesto le dimissioni del presidente del consiglio Nicola Molica e del vice presidente Melina Virzì.
La richiesta politica giunge dopo l’aspro comunicato diffuso da una parte della maggioranza che appoggia il sindaco Mauro Aquino al termine del voto in aula sull’avvio della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale non approvato dal civico consesso.
La nota firmata dai consiglieri di maggioranza ad esclusione degli esponenti del gruppo “Diventerà bellissima” Francesco Arrigo e Giusy Cannata, accusava la minoranza di essersi astenuta per astio nei confronti del sindaco e della Giunta e di aver perpretato un oltraggio ai danni della comunità pattese per fini lettorale e scarsa conoscenza della tematica.
Oggi una parte dell’opposizione spiega i motivi che hanno portato all’astensione che, per scelta dell’attuale maggioranza nel 2017, è divenuta voto contrario, mentre sino alla passata sindacatura, aveva valore di neutralità e serviva a garantire il numero legale in aula. E lo fa dopo aver presentato una richiesta di atti in merito alla contabilità dell’Ente in relazione ad alcuni quesiti posti durante le due tornate in cui l’assise ha affrontato la delicata questione del riequilibrio finanziario pluriennale.
“Sono state sollevate una serie di perplessità e di richieste relativamente al punto del riequilibrio, rimaste senza riscontro – hanno scritto in una nota i sei consiglieri della minoranza. Nello specifico, in una interrogazione al sindaco Mauro Aquino, hanno chiesto di sapere “come mai nessuno aveva fatto una ricognizione dei debiti prima, come mai sono stati pagati dei debiti fuori bilancio con data successiva rispetto a quelli “scoperti” solo recentemente e come mai nel rendiconto del 2019, approvato ad agosto non vi è traccia di queste passività?”.
L’opposizione attacca la maggioranza. “Chi ha richiesto atti di responsabilità – hanno scritto – lo ha fatto non per tutelare la Città ma per tutelare l’amministrazione Aquino”. E spiegano che il voto di astensione è giunto a seguito della mancanza di risposte concree ai quesiti posti in aula. “Chi afferma che eravamo contrari al piano di riequilibrio – hanno ribadito – mente sapendo di mentire”.
E poi tornano sul comunicato diffuso da parte di sei consiglieri di maggioranza. “Quello che più ci meraviglia e preoccupa – hanno scritto in una nota stampa – è la firma posta in calce dal Presidente del Consiglio Comunale, Nicola Molica ad un Comunicato dato alla stampa carico di insulti (oltraggio alla comunità pattese, astio personale nei confronti del Sindaco e Giunta ..per meri fini elettorali ….mala fede e scarsa conoscenza ….), all’indirizzo di altri Consiglieri ( quelli che si sono astenuti) facenti parte del consesso civico i cui lavori è chiamato a regolamentare, quando invece il suo ruolo gli impone non solo garbo istituzionale, ma prova di assoluta imparzialità ed indipendenza, purtroppo, gravemente ipotecata da comportamenti oltraggiosi e carichi di veemenza.
Quando si è “costretti” a simili atteggiamenti si rende necessario mettere da parte il ruolo istituzionale rassegnando le dimissioni, così da non compromettere il prestigioso ruolo e la funzione di garanzia che il Consiglio gli ha affidato. Certamente, si sarebbe dovuta dimettere da vicepresidente del Consiglio Comunale anche la collega Virzì anche Lei firmataria del documento oltraggioso”.