Patti – Gregorio Nardo: “Mozioni non vincolanti ma esprimono il volere della città”
In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne il consigliere di opposizione di Patti, Mariella Gregorio Nardo, ripropone il tema dei parcheggi rosa sul territorio comunale. Nel 2018 il civico consesso aveva approvato una mozione per impegnare l’amministrazione Aquino ad istituite stalli di sosta e contrassegno temporaneo rosa per le donne in gravidanza e neo mamme. A suo tempo il documento, sottoscritto dalla minoranza consiliare, fu approvato all’unanimità dei presenti, ma come tutte le mozioni, essendo non vincolanti, lasciano all’amministrazione comunale la scelta di decidere se darne seguito oppure lasciarla scivolare come semplice atto di indirizzo del consiglio comunale.
Come spesso accade, le mozioni non trovano seguito nelle azioni amministrative. E, proprio su questa tematica che rende spesso questo strumento inutile è intervenuta il consigliere di minoranza Mariella Gregorio Nardo. “Una mozione – ha affermato – non è vincolante, ma è di certo un atto di indirizzo espresso dai cittadini per mezzo dei consiglieri comunali. Pertanto, non dar seguito alle proposte approvate in consiglio, equivale a non rispettare il volere della Città. Ricordo a me stessa e poi alla politica tutta, che siamo solo dei rappresentanti, ospiti nella Casa Comunale, non certo dei comandanti o padroni. Mi premeva esternare questo pensiero, al fine di invitare e riproporre quindi all’Amministrazione, non solo a questa mozione, ma anche a quelle precedenti e successive, presentate da me e dai miei colleghi, votate favorevolmente in Consiglio”.
Il riferimento del consigliere Gregorio Nardo è anche alla recente mozione che impegna l’amministrazione alla riapertura del lungomare Filippo Zuccarello votata dal civico consesso. Sui social, dopo il voto in aula, è stata anche ipotizzata l’inutilità del documento essendo solamente di indirizzo e non vincolante, considerando la volontà dell’amministrazione di tenere chiusa la strada nonostante non ci siano più le condizioni espresse nell’ordinanza dirigenziale che ne istituiva l’interdizione al traffico veicolare.