Patti – Tripoli: “no alla chiusura del lungomare, si all’isola pedonale”
Se il covid e la situazione economica del Comune di Patti sono gli argomenti più discussi in città, sui social è vivo il dibattito anche in merito al tema della chiusura del lungomare Filippo Zuccarello nella corsia lato monte. Il provvedimento era stato disposto in quanto l’amministrazione comunale, nei mesi post lockdown, intendeva aiutare le attività economiche concedendo spazi all’esterno per il posizionamento di tavoli e sedie per non perdere i posti disponibili a seguito delle ristrettive norme per evitare il diffondersi del covid 19. Il 2 novembre scorso, mentre si attendeva la notizia di una nuova possible chiusura, l’esecutivo pattese disponeva, tramite ordinanza dirigenziale, la proroga della chiusura della via Zuccarello a data da destinarsi. Un provvedimento che di fatto, a seguito del covid, assumeva l’aspetto di una decisione quasi permanente.
Contro la decisione voluta dal vicesindaco Alessia Bonano si erano schierati alcuni imprenditori del lungomare Zuccarello che avevano dichiarato di essere penalizzati da questa decisione nel periodo autunnale ed invernale. Anche parte di consiglieri di opposizione hanno chiesto la riapertura della corsia lato monte in quanto non sussisterebbero più le motivazioni alla base dell’ordinanza di chiusura, ovvero la concessione di spazi alle attività essendo sospeso il servizio alla clientela a seguito dell’ultimo Dpcm che ha dichiarato la Sicilia zona arancione.
Tra i firmatari della richiesta anche il consigliere Filippo Tripoli che adesso ha diffuso una nota esplicativa del suo pensiero. “Non ho mai dichiarato la mia contrarietà all’isola pedonale, ma è chiaro che tale progetto deve scaturire da un confronto di tutte le attività commerciali ed anche dei residenti. La politica deve rispolverare quelle forme di dialogo accantonate negli anni, che sono a mio avviso indispensabili e propedeutiche quando si prendono decisioni straordinarie, che incidono sulle abitudini di più categorie. Ho sempre incentivato la realizzazione di aree pedonali in città purché organizzate e dettagliatamente regolamentate. Due transenne e qualche fioriera, benché utili alla sperimentazione dell’idea, non possono essere definite un progetto vincente. Auspichiamo la realizzazione di un progetto più ampio che inglobi un giusta proposta di restyling e di marketing che rilanci l’area della movida, includendo la realizzazione dell’area pedonale che rappresenta un ottimo volano di sviluppo per le attività solo se ragionata in un contesto più ampio”.
Anche sui social è iniziato il dibattito tra favorevoli e contrari. C’è chi chiede che l’area, nel periodo invernale sia restituita al transito veicolare e chi punta ad una pedonalizzazione permanente. Il dialogo, anche a volte dai toni accesi, sembra interessare la città equamente divisa su una tematica che da decenni torna puntualmente al centro del dibattito politico.