Patti – L’aumento della Tari potrebbe slittare a dicembre
Tornerà a riunirsi oggi pomeriggio alle 16 il consiglio comunale di Patti. All’ordine del giorno diversi punti rimasti ancora da trattare dalle due scorse sedute a cui se ne aggiungono alcuni nuovi tra il piano economico e finanziario della Tari e il piano tariffario del servizio di gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2020. E proprio questo punto potrebbe accendere il dibattito in aula anche se, sembrerebbe, che non sarà proposto, in questa occasione, nessun aumento delle tariffe per la tassa sui rifiuti. Ma l’aumento sarebbe solo rimandato a dicembre.
Sempre in tema di tasse il consiglio comunale dovrà approvare le nuove aliquote imu per il 2020. Nell’ultima seduta la maggioranza aveva bocciato la proposta di parte dell’opposizione di una diminuzione dell’imposta municipale unica. In quella occasione era anche emersa la criticità del bilancio comunale con il ragioniere dell’Ente, Carmelo Torre, che aveva evidenziato le difficoltà a chiudere lo strumento finanziario che ancora non è stato esitato dalla Giunta Municipale.
Si tornerà a parlare anche della revoca del finanziamento di circa 240mila euro erogati dall’Assessorato regionale Cooperazione Commercio Artigianato e Pesca nell’ambito del bando del Fondo Europeo della Pesca denominato “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca” volto ad affinare i servizi offerti nei porti di pesca, a migliorare le condizioni del pesce sbarcato dai pescatori costieri, nonché ad incrementare la sicurezza dei pescatori”. Proprio nell’ultima tornata i consiglieri di maggioranza hanno approvato la rateizzazione del debito in 120 rati mensili che l’Ente finirà di pagare nel 2030. Il finanziamento era stato già revocato nel 2016. La trattazione del punto era stata richiesta dai consiglieri Luca Musmeci e Placido Salvo che, però, in virtà del fatto che mercoledì scorso è stata approvata la rateizzazione e già affrontata la questione potrebbero chiedere il ritio del punto. “E’ un peccato – hanno commentato Salvo e Musmeci – aver perso delle somme così ingenti, che le precedenti amministrazioni avevano lasciato in eredità e che purtroppo le rassicurazioni nel tempo rassegnate dal Sindaco sono state smentite dai fatti. Purtroppo tale situazione era ben conosciuta e la revoca risale al dicembre 2016. Oggi si deve guardare avanti e rendere fruibile il pontile per il collegamento con le Eolie e per agevolare l’attività della nostra marineria. La rateizzazione è un’altra ipoteca che lascia questa amministrazione sul futuro della città”.
Tra i 14 punti dell’ordine del giorno spicca anche la questione relativa alla mancata apertura di Palazzo Galvagno che, a distanza di 9 anni dal completamento dei lavori rimane ancora chiuso.