Patti – Sarà riattivata la cucina del “Barone Romeo”
E’ stato avviato l’iter per la riattivazione della cucina dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti. I lavori dovrebbero prendere il via nelle prossime settimane e portare, entro la fine dell’anno, alla riapertura.
“E’ stato riavviato l’iter burocratico – ha spiegato il direttore sanitario del nosocomio Francesco Catalfamo. Ancora i lavori non sono materialmente iniziati. Non posso dare, al momento, una data di avvio degli interventi, ma l’auspicio è quello di poterla vedere in funzione entro la fine dell’anno. I locali saranno riqualificati ed adeguate alle normative vigenti sia in tema di sicurezza che igienico-sanitario”.
La mensa era stata chiusa nel dicembre 2018 e sulla questione erano intervenuti i consiglieri comunali Placido Salvo e Luca Musmeci. “All’interno della struttura ospedaliera – avevano scritto – è presente una cucina per preparare i pasti per i degenti utilizzata sino al dicembre 2018, oggi chiusa, la cui riapertura può garantire uno standard qualitativo potenzialmente maggiore rispetto ai pasti trasportati da altri luoghi nonché una risposta più pronta alle esigenze dei reparti”.
E proprio questo aspetto è oggi sottolineato dal direttore sanitario del “Barone Romeo”. “La prossima riattivazione della cucina – ha detto Catalfamo – è sicuramente una bella notizia per tutti i pazienti ricoverati presso l’ospedale di Patti. I pasti non arriverranno più da fuori, ma saranno preparati in loco e quando si parla di cibo non è un aspetto da sottovalutare”.
La gestione della cucina dovrebbe essere affidata ad una ditta esterna che occuperà della preparazione dei pasti per il nosocomio considerando che la struttura sanitaria pattese non è dotata di personale per svolgere questa funzione.
“La vicenda della cucina del presidio ospedaliero di Patti – hanno commentato Luca musmeci e Placido Salvo – era stata portata all’attenzione del Distretto socio sanitario D30, e i lavori svolti per la sua riapertura rappresentano un piccolo tassello per confermare che la struttura pattese deve rappresentare il cuore della sanità dei Nebrodi e a tal fine deve essere riempito di importanti contenuti con il potenziamento dei servizi ospedalieri”.