21 febbraio: Giornata internazionale della lingua madre
Promuovere la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo. Questo lo scopo dell’odierna Giornata Internazionale della Lingua madre. Proclamata dall’Unesco nel 1999, dal 2000 viene celebrata in tutto il mondo il 21 febbraio.
La Giornata della Lingua madre nasce come omaggio a quegli studenti che il 21 febbraio 1952 a Dacca, oggi capitale del Bangladesh, furono uccisi dalla polizia perché avevano chiesto al governo pakistano, all’epoca competente su quel territorio, di riconoscere il bengalese come lingua ufficiale.
Il tema della giornata 2020 è quello di colmare il divario delle disuguaglianze per ottenere la giustizia sociale.
Riferiscono dall’Onu che “La giustizia sociale è un principio di fondo per la coesistenza pacifica e prosperosa dei paesi e tra i paesi. Sosteniamo i principi della giustizia sociale quando promuoviamo l’uguaglianza di genere, i diritti delle popolazioni indegene o dei migranti. Sosteniamo la giustizia sociale quando rimuoviamo le barriere che le persone devono superare a causa del loro genere, dell’età, della razza, dell’appartenenza etnica, della religione, della cultura, o delle disabilità”.
Eppure la diversità linguistica è sempre più minacciata. L’Onu stima che ogni due settimane scompare una lingua e che il 40% degli abitanti del pianeta non ha accesso all’insegnamento nella lingua che parla e che comprende.
“Un circolo vizioso di povertà e inuguaglianza continua a condizionare la vita di milioni di persone. Spezzare questo ciclo richiede una globalizzazione equa, giustizia sociale per tutti come nostro obiettivo principale”.
António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite.